Abbiategrasso, caro bollette Melograno: "Costo gas raddoppiato ma le rette non si toccano"

“Il Melograno“ ospita trenta ragazzi disabili. Anffas Abbiategrasso: spese più contenute revisionando il vecchio impianto

Migration

di Francesco Pellegatta

Il bagno di sangue per l’aumento delle bollette e la corsa a non aumentare le rette, centellinando il riscaldamento. Il caro-gas sta pesando "in maniera spaventosa" sul bilancio di Anffas Abbiategrasso, un unicum nel territorio Abbiatense-Magentino per la cura dei disabili.

Nel centro “Il Melograno“ sono infatti ospitati oggi trenta ragazzi grazie agli sforzi enormi compiuti in questi anni dalla Fondazione, che ha ampliato la struttura per provare a rispondere alle numerosissime richieste di inserimento arrivate dal Sud Ovest Milanese. In ultimo aprendo un mutuo ventennale da 80mila euro l’anno. Sforzi su cui pesa in maniera sempre più importante il boom dei prezzi delle utenze: facendo un raffronto con i primi otto mesi del 2021, infatti, la bolletta del gas per riscaldare il centro disabili è più che raddoppiata, passando dai 20mila euro dell’anno scorso ai 42mila di quest’anno, "con previsioni poco ottimistiche che ci proiettano tra i 50 e i 60mila euro entro la fine di dicembre", spiega Alberto Gelpi, consigliere delegato di Anffas Abbiategrasso.

"La nostra struttura genera utili per poche decine di migliaia di euro, dunque parliamo di dati molto pericolosi, che non ci lasciano sereni. Ma abbiamo deciso di non infliggere alle famiglie dei ragazzi disabili ulteriori aumenti delle rette dopo quello dello scorso anno, nonostante la crescita dei costi di gestione e le ferite ancora aperte causate dalla recente pandemia". In tutto questo, infatti, pesa ancora il mancato accreditamento della struttura da parte della Regione, un problema che si trascina da anni e che la Fondazione spera di risolvere entro le prossime elezioni regionali del 2023.

Gas a parte, anche le altre utenze hanno subìto importanti rincari, ma meno significativi per il bilancio del centro. Ad esempio l’elettricità, passata nei primi otto mesi dell’anno dai 7mila euro del 2021 ai 13mila euro del 2022. "Possiamo solo studiare un piano per contenere i costi rivedendo il vecchio impianto, cercando di isolare le sale con attenzione e utilizzando bene il fotovoltaico. Al momento è impossibile fare di più". Al caro-bollette si è aggiunto, negli ultimi due anni, il problema dei mancati introiti da donazioni ed eventi cancellati dalla pandemia. Per questo motivo Anffas invita nella sede di strada Cassinetta, il 23 settembre, numerose associazioni “amiche“ per lanciare la propria richiesta di aiuto.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro