"Costano troppo 30mila malati" E la Regione aumenta gli aiuti

Prima il grido d’allarme e poi il colpo di coda della Regione. Quando sembrava che gli hospice e le altre associazioni che si occupano di cure palliative domiciliari fossero state escluse dal pacchetto di aiuti economici sul tavolo della giunta regionale, la delibera approvata ieri ha varato un incremento retroattivo del 2,5% delle tariffe a decorrere dal 1° aprile 2022. Una boccata d’ossigeno per gli hospice lombardi che, proprio nella mattinata di ieri, avevano alzato la voce denunciando – per bocca della Federazione Cure Palliative Lombardia – il rischio che "30mila malati inguaribili restassero senza adeguata assistenza". Tra le cause, alcune di vecchia o vecchissima data, la principale è rappresentata dal recente aumento del costo delle utenze, stimato in un +60% delle bollette energetiche durante i primi sei mesi del 2022 con la prospettiva di un ulteriore peggioramento nella stagione invernale.

"Gli hospice e le cure palliative domiciliari, a differenza di altri servizi, in un primo momento erano stati esclusi dalla politica di aiuti – ha spiegato Luca Moroni, coordinatore regionale della Federazione cure palliative, che conta 33 associazioni nella sola Lombardia – Con la delibera di oggi si è posto almeno un parziale rimedio a una situazione che avrebbe reso ancora più difficile fare fronte all’impennata dei costi. È una buona notizia che denota il pieno riconoscimento del ruolo fondamentale che il nostro servizio sta svolgendo nel prendere in carico i pazienti durante la fase avanzata della malattia inguaribile, garantendo la migliore qualità della vita e il sostegno alle famiglie".

F.P.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro