Primo maggio a Milano: in corteo lavoratori, immigrati e ribelli siriani

Partenza da corso Venezia e arrivo in piazza della Scala, dove si terranno gli inetrventi dei segretari generali milanesi

Corteo del Primo maggio a Milano

Corteo del Primo maggio a Milano

Milano, 1 maggio 2016 - Nonostante il maltempo, è iniziata alle 9.30, da corso Venezia a Milano, la manifestazione per la festa dei lavoratori organizzata da Cgil, Cisl e Uil, che si è conclusa in piazza della Scala con gli interventi dei segretari generali milanesi. Durante tutto il corteo, hanno suonato fischietti e dal camioncino in testa alla sfilata è stata diffusa musica e slogan come "Governo Renzi te ne devi andare, il Jobs Act è da affossare". Hanno sventolato bandiere delle sigle sindacali, alcune con la falce e il martello del Pci, altre di Sinistra X Milano (lista civica a sostegno di Beppe Sala) e di Milano in Comune - Basilio Rizzo sindaco, oltre a striscioni di 'lotta comunista' e stendardi per la Palestina libera.

LAVORO_OBJ_FOTO_7_13795968Tra le centinaia di persone in piazza anche alcuni gruppi di migranti. "Lavoratori da tutto il mondo uniti il primo maggio", si legge nello striscione di 'Binari, scuola di italiano per immigrati'. Nel corteo anche rappresentanti del National Freedom Front, partito di sinistra dello Sri Lanka e alcune persone di origine siriana con le bandiere 'Siria libera' e contro Assad. Prima che partisse il corteo, proprio tra un siriano e un altro manifestante c'è stato qualche breve momento di tensione perché il siriano riteneva di essere stato definito "assassino e terrorista" dal manifestante.

Al corteo  erano presenti anche alcuni esponenti politici, tra cui il deputato del Pd Emanuele Fiano e l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. Sul palco in piazza della Scala  sono saliti per i loro interventi conclusivi i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil. In particolare, Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro di Milano, ha criticato le politiche del Governo: "Il jobs act non sta portando lavoro, non c'è stato quello slancio occupazionale annunciato, è inutile prendersi in giro e da chi governa abbiamo avuto in questi anni solo annunci e illusioni".

FIANO: "LAVORO AL CENTRO" -  "Il primo maggio è una festa a cui chi sta nella sinistra non deve mancare". Ne è convinto Emanuele Fiano, deputato del Pd, alla manifestazione dei lavoratori a Milano, a cui partecipa anche l'assessore al Welfare e capolista del Pd nel capoluogo lombardo, Pierfrancesco Majorino. "È un giorno - aggiunto Fiano - per non dimenticare mai che il lavoro deve essere al centro per migliorare la società, per renderla più uguale e per correggere le diseguaglianze. È il cuore anche del nostro lavoro, dello sforzo che stiamo facendo perché l'Italia esca dai terribili numeri della disoccupazione, anche giovanile e al Sud". "Per fortuna, in quest'ultimo anno abbiamo visto numeri positivi, anche se non sono ancora, ovviamente, di usciti dalla crisi. Bisogna essere qui, perché i lavoratori hanno diritto a vedere risolte le loro questioni", ha concluso Fiano.

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