Corsico, in centinaia per Sanua: è la vostra vicinanza che ci dà la forza di andare avanti

Emozione nelle parole di Lorenzo per ricordare il padre ucciso

La fiaccolata di ricordo

La fiaccolata di ricordo

Corsico (Milano), 5 febbraio 2023 -  Lorenzo non nasconde gli occhi lucidi. C’è emozione nelle sue parole, nella mano che tiene la fiaccola, nella voce che si rompe perché stare in quel luogo, nella strada dove hanno ucciso suo padre proprio davanti ai suoi occhi, non è facile. "È la vostra vicinanza che ci dà la forza di andare avanti", si rivolge alle centinaia di persone che tengono in mano quella fiaccola di speranza. Il padre di Lorenzo, Pietro Sanua, è stato ammazzato lì, in via Di Vittorio, dove le fiammelle hanno squarciato il buio ieri sera, alla fiaccolata per commemorare il commerciante ambulante. Era il 1995, Pierino era alla guida del suo furgone, quando una macchina si è avvicinata e ha sparato un colpo di fucile, uccidendolo. Di fianco a Sanua c’era il figlio, che ha visto morire il papà in quella gelida alba. Il caso era stato chiuso, senza colpevoli. Poi la Dda coordinata da Alessandra Dolci ha riaperto il caso, sostenendo, senza dubbio, la matrice di quell’omicidio: un assassinio di ‘ndrangheta. Il fascicolo è riaperto e pare che la svolta sia vicina per chiarire chi ha comandato l’omicidio di Pietro, "colpevole" per i mafiosi di aver ficcato il naso nel giro delle assegnazioni illegali delle piazzole al mercato. Sanua lottava contro il racket, la criminalità, la malavita e lo ha fatto fino all’ultimo giorno. È morto , ma non è stato sconfitto. Il ricordo accompagna le centinaia di persone presenti alla fiaccolata, tra associazioni antimafia, istituzioni, sindaci, amici come i "Descargalab" che hanno persino dedicato una canzone a Pietro e semplici cittadini che si stringono, ancora una volta, intorno a Lorenzo, alla moglie di Pietro, Francesca, che chiedono una giustizia attesa da 28 anni. "Siamo qui – ha commentato Lorenzo – per ricordare mio padre, ma anche tutte le vittime di mafia. Siamo qui per rispondere a chi dice che la mafia non esiste – si riferisce alla moglie del boss Rocco Papalia, ndr –, per dire che la mafia c’è, ma noi siamo qui per combatterla. Il cambiamento è possibile".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro