Corsico: vent’anni vissuti senza risparmio tra farina, tessuti e volontariato

L’amministrazione festeggia il secolo di Luisa Clementi, una vera e propria istituzione in città

Luisa Clementi festeggiata in casa e ventenne in un bel ritratto d’epoca

Luisa Clementi festeggiata in casa e ventenne in un bel ritratto d’epoca

Corsico (Milano) - Una vita trascorsa a Corsico, prima tra i banchi ricoperti di farina e michette infornate dal papà, prestinaio di via Monti, poi con il marito, a confezionare abiti su misura come si usava una volta: nel laboratorio artigianale allestito in casa. Fa parte e ha scritto la storia della città Luisa Clementi, che venerdì ha spento cento candeline. Un traguardo importante: Chiara Silvestrini, vicesindaco, ed Elena Galli, assessore alle Politiche sociali, hanno tenuto a porgerle gli auguri della città, portandole un dono che ha commosso Luisa. Quando la centenaria ha visto la riproduzione di una fotografia del secolo scorso di Corsico si è emozionata, ricordando la sua storia, il suo passato. La stessa commozione provata sfogliando il volume sui vecchi mestieri, realizzato dall’associazione “Noi di Corsico”, un altro dono portato dall’amministrazione. Luisa ha ricordato gli anni passati tra fili di seta e macchine da cucire, nel laboratorio che era una stanza all’interno del suo appartamento di via Vittorio Emanuele al civico 46. Dalla camera con la finestra che si affaccia sul Naviglio, elaborava i modelli dei vestiti che cuciva a mano: ancora oggi ci sono gli attrezzi del mestiere e l’insegna pubblicitaria, un quadro con solo la scritta "Sartoria". Sparsi sui tavoli, i disegni dei modelli e i manichini, con pezzi di tessuto e nastri.

Nata ad Abbiategrasso, Luisa Clementi ha vissuto dai sei ai diciotto anni a Corsico con la famiglia, nella panetteria del papà. Poi ha cambiato città, ma è tornata due anni dopo, "per amore – racconta –, un ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa. Era un sarto appassionato, l’ho aiutato facendo diventare la passione una professione e sono rimasta sempre al suo fianco, sentimentalmente e professionalmente". Amava viaggiare e ha dedicato la vita alla solidarietà: è stata volontaria alla Rsa del Naviglio, fino a prima dell’emergenza Covid: dava una mano portando sorrisi e allegria agli ospiti e allestendo la messa. In più, partecipa alle attività della parrocchia Santi Pietro e Paolo, dove fino a poco tempo fa cuciva abiti da spedire ai missionari. "Un’eccellenza per la nostra città – sottolineano Silvestrini e Galli –, a cent’anni la signora Luisa ha ancora tanta energia che vuole mettere a disposizione di chi ha bisogno". Luisa non ha figli ma alcuni nipoti che le stanno vicino e le vogliono bene. La sua passione? La musica, e il suo cantante preferito è il giovane Irama: "Amo il brano che parla di una ragazza con il cuore grande – racconta la centenaria –. Quando sento le sue canzoni mi commuovo sempre".  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro