Corsa a due per la poltrona di sindaco

Sfida tra Mauri (Grezzago futura rinasce) e Pulici (Uniti per Grezzago). In cima alle priorità di entrambi la nuova scuola elementare

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di Barbara Calderola

Corsa a due per la conquista della poltrona di sindaco a Grezzago. Superato lo choc delle dimissioni anticipate di Gilberto Barki e l’arrivo del commissario, le forze politiche del paesino di 3mila anime si sono rimesse in moto. In lizza ci sono Natale Pulici, per tutti Lino, 70 anni pensionato, già assessore al Bilancio dal 2009 al 2014 e ora "deciso a mettersi in gioco per la comunità" alla testa di Uniti per Grezzago.

Se la vedrà con l’ex vice di Barki, Luigi Mauri, 68 anni, anche lui pensionato, alla guida invece di "Grezzago futura rinasce". Entrambi in cima alle priorità mettono la nuova scuola elementare. "Rispetto il lavoro di chi ci ha preceduto - spiega Pulici - porteremo a termine i progetti in corso che sono costati tempo e fatica a chi è venuto prima di noi. La variante per concludere i lavori è costata 600mila euro, vogliamo vederci chiaro, ma l’apertura del nuovo istituto è fondamentale". Già pronta anche la nuova destinazione della vecchia primaria "dopo un restyling vorremo trasformarla in materna". Bisogna risolvere "anche tutta la partita del centro sportivo, sul tavolo c’è la nuova gestione", e poi "occorre rivitalizzare il borgo, creare occasione di incontro e di partecipazione: oggi sono tutti chiusi in casa".

Anche Mauri ribadisce che la scuola, "è da completare assolutamente". Stessa importanza per lui ha la sicurezza, "il problema è da risolvere con la firma di una convezione con altri Comuni". Lui, ex comandante di polizia locale, ha particolarmente a cuore la questione e pare che sia stato uno dei motivi di frizione con Gilberto Barki, pure per questo ha rassegnato le dimissioni. "Un gesto eroico in un Paese in cui mai nessuno lascia". Sul fronte lavori pubblici "in caso di vittoria ristruttureremo la materna per creare un micronido. Ci sono strutture private ma crediamo che il pubblico debba fare la propria parte per aiutare le famiglie a conciliare casa e lavoro".

Nei primi cento giorni "bisognerà mettere mano anche alla ciclabile in via Roma e all’attraversamento per Trezzano Rosa, un punto pericoloso, in cui è necessario proteggere i pedoni". Senza dimenticare "il virus che in autunno tornerà a farsi vivo, la pandemia non è finita e dovremo farvi fronte di nuovo". Anche l’esponente di centrodestra sottolinea la necessità di "sistemare il centro sportivo, progetteremo tutto ma realizzeremo un pezzo alla volta. Niente voli pindarici: vogliamo tenere i piedi ben piantati per terra".

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