"Corrente decuplicata Produzione tagliata"

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La ripartenza dopo le ferie, alla bresciana Btt Trattamenti Termici, è nel segno della totale incertezza. L’ingegner Sandro Savoldi, manager di una delle ditte “energivore“ messe in ginocchio dall’esplosione dei prezzi, fa i conti su bollette che "ormai coprono il 95% del fatturato". Si lavora, in pratica, solo per pagare gas e corrente elettrica.

A quanto ammontano le spese che dovete sostenere?

"A luglio è arrivata una bolletta del gas da un milione e mezzo di euro, il doppio rispetto a quella di giugno. Quella della corrente ammonta invece a circa 900mila euro. Per le aziende sono costi insostenibili, considerando che solo il 20% è coperto dal credito di imposta. Il credito d’imposta è utile, ma sicuramente non è sufficiente di fronte al continuo aumento dei costi".

Quanto pagavate, invece, a luglio dell’anno scorso?

"A luglio 2021 la bolletta del gas era di circa 150mila euro. Adesso paghiamo dieci volte tanto. E lo stesso discorso vale per la corrente".

Come avete fatto fronte, per ora, a questa situazione?

"In alcuni periodi abbiamo dovuto ridurre la produzione, ma per ora siamo riusciti ad andare avanti senza mettere i dipendenti in cassa integrazione. Il futuro però è incerto, considerando che ruotano attorno alla Btt circa 120 lavoratori fra dipendenti diretti e interinali".

Avete dovuto aumentare i prezzi per i vostri clienti?

"Siamo stati costretti ma oltre un certo punto non si può andare, altrimenti il sistema non regge. Chiediamo al Governo sostegno immediato, con tutte le forme possibili. Bisogna inoltre correggere il meccanismo perché attualmente è impossibile cedere il credito d’imposta, le banche sono sature per i bonus dell’edilizia e nessuno lo vuole. Le aziende, così, rischiano una ulteriore beffa".

Andrea Gianni

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