Corpo trovato da tre ragazzi . Orrore alla vecchia fabbrica

Cerro Maggiore, i giovani a caccia di un set per girare un videoclip scoprono l’uomo carbonizzato e irriconoscibile. L’ombra dell’esecuzione

di Christian Sormani

Preoccupata per quanto accaduto sul territorio cerrese. Il sindaco Nuccia Berra ha seguito con attenzione la vicenda del corpo carbonizzato trovato dentro una azienda di Cerro, abbandonata da decine di anni in cui spesso e volentieri sono accaduti vandalismi. "Nel primo pomeriggio di ieri sono stata informata della notizia del cadavere rinvenuto nell’area industriale dismessa nelle immediate vicinanze dell’autostrada - ha spiegato la prima cittadina -. L’area, abbandonata da una ventina d’anni, era occupata da una ditta di laterizi precompressi industriali. Appena saputo ho avvisato gli agenti della nostra polizia locale, perché si recassero sul posto a supporto delle forze dell’ordine e degli inquirenti per evitare inutili assembramenti. Come primo cittadino assicuro attenzione su questa triste vicenda per capire le motivazioni dell’accaduto, anche se spero sia un episodio isolato, non riconducibile ad altri casi".

Il sindaco ha tenuto il riserbo sulle indagini: "Non voglio dare ulteriori dettagli rispetto al ritrovamento e ai luoghi, perché gli inquirenti stanno procedendo con le indagini e gli approfondimenti del caso e devono essere lasciati il più tranquilli possibile al fine di arrivare al più presto a contestualizzare e meglio definire i fatti accaduti". Il corpo è stato trovato da tre ragazzi di zona che erano entrati nella ex fabbrica Brenta di via Benedetto Croce a Cerro Maggiore, poco dopo le 12, per cercare un posto dove poter realizzare un video musicale. Avevano girato dentro la vecchia ditta, fino ad entrare in un capannone dove hanno intravisto il cadavere carbonizzato. Il corpo è di un uomo ed è carbonizzato dal tronco alla testa, tanto da non essere assolutamente riconoscibile. Non sono stati trovati sul posto documenti, oggetti personali o altri indizi che potrebbero portare all’identificazione della vittima. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Legnano che hanno avviato gli accertamenti del caso con i militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano ed il magistrato di turno della procura di Busto Arsizio, Massimo De Filippo. L’area dove è stato trovato il cadavere sorge accanto all’autostrada Milano-Varese e da anni è abbandonata ad un costante degrado. Alcuni anni fa un gruppo di ragazzini ha tentato di mandare a fuoco parte della fabbrica innescando alcuni roghi, spaccando vetri e vandalizzando i muri con scritte anche blasfeme. Entrare nell’area, nonostante sia recintata, non è per nulla difficoltoso perchè nel perimetro della fabbrica si trovano diversi varchi. Inoltre non ci sono abitazioni vicine ed i controlli, anche quelli del vicinato, non esistono. Quindi è facile entrare ed uscire senza essere osservati, nonostante l’intera fabbrica dismessa di profilati sorga da parte all’autostrada più trafficata d’Italia.

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