Coronavirus, contagiati 22 dipendenti Atm. "Nessun licenziamento"

Il dg Arrigo Giana in commissione

Tram a Milano

Tram a Milano

Milano, 2 aprile 2020 - Otto dipendenti di Mm positivi al Covid-19, di cui due ospedalizzati, e 22 dipendenti di Atm contagiati, personale tutto «non di frontline o a contatto diretto con il pubblico, ma degli uffici o delle officine». Il bilancio dei contagi è stato reso noto dai vertici delle due aziende partecipate alle commissioni consiliari Lavoro e Controllo enti partecipati di Palazzo Marino, riunite nel pomeriggio.

Stefano Cetti, direttore generale di Metropolitana Milanese, e Arrigo Giana, dg di Atm, hanno informato i consiglieri sugli strumenti attivati per la tutela del personale, sia sul piano sanitario sia economico, nell’emergenza coronavirus. Per quanto riguarda i dipendenti dell’azienda di trasporti milanese, che sta garantendo il 75% del servizio, Giana ha garantito la distribuzione dei dispositivi di protezione e misure di controllo contro il contagio, come la misurazione della temperatura a chi entra nella sede centrale di via Monte Rosa e la separazione dei team delle sale operative.

Sul fronte della tutela del lavoro «saranno confermati tutti i lavoratori a tempo determinato che diventeranno a tempo indeterminato e non ci sarà - ha detto Giana - nessun licenziamento, anche se il servizio si è contratto manteniamo la struttura al 100%. Stiamo già ragionando su come ripartiremo. Alcune contrazioni resteranno fisiologiche e alcune figure saranno impiegate per altre funzioni per mantenere certi standard sui mezzi, ma non ha senso oggi perdere risorse formate di cui domani avremo bisogno». Quanto alle tutele, ha spiegato, esauriti gli altri istituti di congedo come le ferie arretrate, si farà ricorso a un Fondo di solidarietà bilaterale per chi resterà inattivo e una banca ore per il personale operativo, per evitare il ricorso alla cassa integrazione.

«Per noi parlare di cassa integrazione è una novità assoluta, non è mai capitato nella storia di Atm, quindi stiamo cercando di minimizzare le ovvie preoccupazioni. Per il personale amministrativa stiamo per costruire un fondo di solidarietà interno, in cui tutti verseremo una quota dello stipendio o giornate di ferie. Abbiamo anche attivato una polizza estesa a tutti i dipendenti che copre eventuali situazioni legate a covid, spese mediche e danni subiti in seguito a infezioni». Intanto l’azienda pensa alla riorganizzazione per la futura ripresa: «È chiaro che gli orari della città dovranno cambiare, perché le infrastrutture non sono in grado di raddoppiare l’offerta per garantire un riempimento dei mezzi al 50%», ha detto Giana, mentre spetteranno al governo le scelte sulle risorse da stanziare in sostegno del trasporto pubblico e al Comune quelle sull’eventuale rimborso degli abbonamenti ai passeggeri di Atm. 

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