Coronavirus: tampone in giornata ad alunni e prof. Per altre malattie niente certificato

Le linee guida della Regione: in caso di sintomi (anche a casa) dritti al test con un’autocertificazione. Se c’è un positivo si isolano i compagni. Documento di riammissione solo se si è sospettato il virus

Lo strumento per misurare la febbre

Lo strumento per misurare la febbre

Milano, 15 settembre 2020 - Tamponi senza prenotare (basterà un’autocertificazione) con esito in giornata per studenti e personale scolastico che manifestano sintomi in odor di coronavirus. E niente certificato medico, invece, per tornare a scuola se i sintomi non sono stati quelli del Covid. Sono le due grandi novità portate dalle linee guida impartite dalla Regione alle autorità sanitarie territoriali e alle scuole di ogni ordine e grado, dopo averle concordate coi rappresentanti di medici e pediatri di base. Sono le prime indicazioni, e potranno essere aggiornate in corsa, avverte nel documento la Direzione Welfare della Regione che costituirà un gruppo di lavoro per fornire indirizzi precisi ai medici su come distinguere un sospetto Covid da una sospetta influenza, evitando un invio indiscriminato al tampone, anche a causa della "pressione sociale" di scuole e famiglie. Alle quali le Ats dovranno dare "supporto formativo e informativo".

Solo un caso di Covid accertato farà scattare l’isolamento dei contatti stretti, che in base alle indicazioni dell’Iss - e al netto della valutazione ultima delle Ats - possono essere tutti i compagni di classe presenti nelle ultime 48 ore, mentre il personale scolastico che abbia osservato le regole su distanziamento, igiene e mascherina non lo è automaticamente. Alle Ats viene dunque indicato di creare percorsi dedicati agli studenti dall’asilo al quinto superiore e al personale scolastico, docente e non, nei punti tampone tra le 9 e le 14, in modo che i loro campioni siano inviati ai laboratori entro le 14.30 e questi li analizzino in via prioritaria, caricandone gli esiti entro le 23 sul fascicolo sanitario elettronico dove possono visualizzarli medici e pediatri di base.

L’accesso diretto al tampone, sottolinea l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, sarà garantito a studenti e personale che abbiano manifestato i sintomi a scuola o fuori, con un’autocertificazione firmata dall’interessato se maggiorenne o dai genitori, che devono accompagnare i minorenni al tampone. Gli studenti se accusano i sintomi a scuola vanno dritti a farlo, contattando comunque il medico o il pediatra, mentre se succede a casa, e in ogni caso per i lavoratori, occorre chiamare il curante che indica eventualmente di fare il test, segnalando il suo assistito al sistema di sorveglianza sMAINF. La scelta di far ripetere un tampone dopo qualche giorno anche se è negativo, sottolinea la Regione, è in capo al dottore, che deve firmare il certificato di "riammissione sicura in collettività". Mentre un alunno che ha avuto sintomi "non riconducibili al Covid" (e non ha fatto tamponi) per rientrare a scuola non avrà bisogno di alcun certificato. "La sicurezza sanitaria in questa stagione scolastica - ha ricordato l’assessore Gallera - è una sfida che possiamo vincere solo con una grande alleanza fra famiglie, istituzioni, enti sanitari, medici di base e pediatri, istituti scolastici. Nessuno escluso".

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