Coronavirus, a Milano in isolamento tre classi e una squadra di basket

Primi casi a Milano città, un quarto fuori. Coinvolto un giocatore di pallacanestro: squadra in quarantena. Vaccini antinfluenzali da metà ottobre

Scuola

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Milanio, 17 settembre 2002 - I primi casi a Milano città si sono verificati ieri: tre classi sono ora in isolamento perché alcuni alunni sono risultati positivi al Coronavirus. Un quarto caso si è verificato in un istituto fuori città. Secondo quanto comunicato dall’Ats della Città Metropolitana di Milano, si tratta di due classi delle superiori e di due classi delle elementari. Tra queste ultime, secondo quanto confermato a Il Giorno da più fonti, c’è una classe del plesso scolastico della Congregazione delle suore Orsoline di San Carlo. In isolamento è finita anche un’intera squadra di basket. 

È quindi toccato a Walter Bergamaschi, direttore generale dell’Ats della Città Metropolitana di Milano, ribadire un concetto ed un appello già scandito negli ultimi giorni dall’assessorato regionale al Welfare: «Più della metà dei dieci casi di classi isolate verificatisi in questi giorni sono relativi a bambini portati a scuola pur essendo ancora in attesa dell’esito di un tampone, cioè in una situazione in cui è obbligatorio l’isolamento domiciliare. Questo è un comportamento da evitare perché è importante poter garantire che l’isolamento delle classi avvenga su casi di nuova insorgenza». 

Nei casi riferiti dal direttore generale dell’Ats milanese, che in totale hanno portato alla quarantena di oltre 150 persone, quasi certamente il contagio non è quindi avvenuto a scuola: «È molto probabile che il virus sia stato contratto in altre situazioni – spiega Bergamaschi –. Oggi noi stiamo contando su un patto di corresponsabilità tra genitori, scuole e autorità sanitarie. E al di là di regole comuni che potranno essere utili, credo che occorra investire in formazione e conoscenza, in modo che questo patto possa permettere di convivere con l’epidemia anche nel periodo autunnale-invernale nel quale l’epidemia influenzale classica ci confonderà». Quanto al tempo medio di attesa per avere il risultato del tampone, «con la nuova circolare regionale è possibile l’accesso diretto – dice il direttore generale dell’Ats –, quindi il bambino può fare l’esame al mattino ed avere il risultato entro sera». 

Dall’emergenza Coronavirus ai vaccini antinfluenzali: «In Lombardia si parte nella seconda metà di ottobre – fa sapere Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare –. E saremo pronti ad assorbire un incremento enorme perché passiamo da una media del 48% di copertura dell’anno scorso all’obiettivo di superare il 75% per gli over 60 e arrivare all’80-90% per i soggetti fragili, gli operatori sanitari e i bambini. Siamo in tempo, stiamo completando i piani con un coinvolgimento molto ampio di tutti i Comuni e dei medici di medicina generale. E siamo molto contenti della risposta avuta dai medici, che possono in molti casi fare il vaccino nei loro studi, e dai Comuni che hanno messo a disposizione spazi aperti».

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