Coronavirus, screening su tutto il personale della scuola

Test partiranno dopo Ferragosto in vista della riapertura. La Regione vara il piano anti-contagi: rafforzata l’assistenza territoriale e a domicilio.

Migration

di Andrea Gianni

Screening di massa per tutti i lavoratori della scuola, con una campagna che partirà dall’ultima settimana di agosto in vista della riapertura delle aule. Insegnanti e personale verranno sottoposti a controlli stringenti, con l’obiettivo di prevenire la diffusione del contagio. È una delle misure - annunciata ieri dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera - che Palazzo Lombardia sta mettendo in campo per scongiurare una nuova emergenza. Nel frattempo anche il comune di Milano ha lanciato una campagna di screening per tutti i dipendenti: dal 24 agosto, su base volontaria, con i lavoratori impegnati in nidi e scuole dell’infanzia; dal 10 settembre potranno sottoporsi ai test tutti i dipendenti che ne faranno richiesta. Intanto ieri la Giunta regionale ha dato il via libera al “Piano operativo“ dell’assessorato al Welfare, che completa il quadro delle azioni anti-Covid rafforzando il sistema dell’assistenza e della sorveglianza domiciliare. "Punto cardine della diagnosi è l’esecuzione dei tamponi, entro 48 ore dalla segnalazione, per la conferma di un caso – spiega Gallera – mentre il contact tracing è l’attività alla base del contenimento dei casi secondari".

Il tampone in ambito extra ospedaliero da settembre verrà prenotato direttamente da medici di famiglia, pediatri, medici dell’Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca), medici del lavoro e delle strutture socio-sanitarie residenziali. Le Ats, poi, programmano a scopo preventivo l’effettuazione di screening mediante tampone ai lavoratori di agricoltura, hotel, ristoranti, logistica, trasporto pubblico, alle badanti, nei settori a rischio della sanità. Sempre l’Ats, quando necessario, può disporre l’isolamento in alberghi o strutture residenziali dedicate, intermedie rispetto agli ospedali. In ogni territorio di competenza le Ats attivano e assumono la direzione del tavolo di Coordinamento per la Rete Territoriale (Crt), con la possibilità di incrementare il monitoraggio e l’assistenza domiciliare, disporre il rafforzamento dei servizi con l’introduzione dell’infermiere di comunità e potenziare le funzionalità delle Usca. Una rete sui territori che, secondo gli intenti, dovrebbe prevenire il diffondersi dei contagi, unita alla screening sui lavoratori. "Lo screening è una buona notizia – spiega il capogruppo regionale del Pd, Fabio Pizzul – ma guarda caso quando lo abbiamo proposto noi non andava bene".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro