Coronavirus, Galli: "Evitare altri focolai, possibile ripresa da seconda metà di maggio"

Il primario del Sacco di Milano: "Se ci ritrovassimo un'altra situazione lombarda ricominceremmo tutto da capo". E ribadisce: "Bisognerà procedere per gradi"

L'infettivologo Massimo Galli

L'infettivologo Massimo Galli

Milano, 6 aprile 2020 - Quanto durerà il lockdown? E quando si potrà tornare alla normalità? Sono alcune delle domande più diffuse tra gli italiani e in particolare tra i lombardi, che in queste settimane hanno vissuto il dramma della diffusione di Covid-19 nella regione. Negli ultimi giorni i dati sembrano essersi stabilizzati, con un lieve calo dei decessi. Ma cosa bisogna aspettarsi per le prossime settimane? 

Secondo Massimo Galli, primario del reparto di Malattie Infettive del Sacco di Milano "se tutto andasse come sembra volere andare dovremmo ragionare per una graduale ripresa nella seconda metà di maggio". "Le misure restrittive - ha aggiunto il professor Galli, intervenuto su Tv2000 - è altamente probabile che debbano andare oltre il 13 aprile. Mi piacerebbe dire il contrario ma sono settimane che sono convinto che queste misure finiranno per andare oltre". Alla domanda "Quando vedremo la luce?" Galli ha risposto spiegando che "Tutto dipende dalla capacità di non avere altri focolai nel Paese oltre la Lombardia. Questo è fondamentale perché se ci ritrovassimo un' altra situazione lombarda ricominceremmo tutto da capo".

"Fare il tampone a tutta la popolazione - ha sottolineato Galli a Tv2000 - è praticamente impossibile. Dovremmo invece scaglionare nel tempo rispetto alla ripresa e partendo dalle funzioni vitali per determinate attività economiche e di servizio che devono essere riprese il più presto possibile. Bisognerà procedere per gradi prima con il test rapido e a conferma con l'utilizzo del tampone".

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