Coronavirus, crisi dei rider: "Monte ore dimezzato". Ma c'è l'exploit spesa e farmacia

oche consegne di pasti nella Milano deserta, tra impiegati a casa con lo smart working e consumi in calo

Crisi dei rider

Crisi dei rider

Milano, 7 marzo 2020 -  Poche consegne di pasti nella Milano deserta, tra impiegati a casa con lo smart working e consumi in calo. Salgono, secondo i dati di Glovo, le consegne di spesa e medicinali a domicilio: +30/40% nel primo weekend dell’emergenza, seguito poi da un +10-20% nei giorni successivi, "segno di una progressiva normalizzazione". Uno scenario segnato anche da nuove proteste dei fattorini su due ruote. La piattaforma MyMenu, denuncia la rete Deliverance Milano, a causa del calo degli ordini ha applicato una "distribuzione degli slot che prevede un monte ore dimezzato, praticamente spalmato all’80% della flotta" scaricando quindi "sui lavoratori il rischio d’impresa".

MyMenu, denuncia il collettivo dei rider, "non ha mai disposto l’erogazione dei dispositivi di protezione". Non è l’unica, perché i rider in circolazione con guanti e mascherine non sono molti sulle strade di Milano. Segnala un "brusco calo degli ordini del food delivery", causa coronavirus, anche il sindacato Uiltucs. "Abbiamo ricevuto segnalazioni – spiega – che vanno dal grave calo di lavoro alla mancanza di tutele. A rincarare la dose ci hanno pensato le piattaforme che ai loro “dipendenti” hanno perfino tolto il minimo orario garantito o non è nemmeno previsto da contratto". Deliverance Milano ha rivolto anche un appello al premier Giuseppe Conte, chiedendo "accesso agli ammortizzatori e agli strumenti di sostegno al reddito".

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