Milano, 2 aprile 2020 - Emeregnza coronavirus, l'IRCCS Ospedale San Raffaele ha attivato un reparto di 28 letti dedicato interamente alla riabilitazione motoria, respiratoria e neurologica dei pazienti positivi che a causa della lunga degenza e degli effetti della malattia non sono piu' autosufficienti e necessitano di essere riabilitati prima della dimissione. Una volta conclusa la fase critica, le conseguenze legate al prolungato allettamento, le problematiche pregresse e attuali di tipo respiratorio e quelle della sfera cognitivo-emotiva richiedono un sostegno adeguato.
"Considerando le esigenze dei pazienti ricoverati in ospedale, abbiamo studiato un percorso clinico riabilitativo ad hoc", spiega Sandro Iannaccone, primario di Riabilitazione Cognitiva e Motoria dell'IRCCS Ospedale San Raffaele. "Si tratta di persone debilitate sia fisicamente che emotivamente: mostrano segni di astenia importante, difficolta' di movimento, deficit del sistema nervoso periferico e centrale, come la perdita dell'olfatto e del gusto e in molti casi sono confusi e disorientati", aggiunge Iannaccone. E' un'equipe multidisciplinare di fisiatri, neurologi, pneumologi, neuropsicologi, psichiatri, cardiologi, otorinolaringoiatri, fisioterapisti e nutrizionisti, affiancati da infermieri dedicati, a prendersi cura di questi pazienti attraverso un percorso che ha lo scopo di migliorare la dinamica respiratoria, contrastare le problematiche muscolo-scheletriche e riabilitare la persona da un punto di vista neuropsicologico.
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