Coronavirus, positivi a scuola: isolate 4 classi

Dopo la prima campanella scattano misure antivirus in una primaria, una materna e due nidi del Milanese

Scuola (foto di repertorio, non riguarda una delle scuole di cui si parla nell’articolo)

Scuola (foto di repertorio, non riguarda una delle scuole di cui si parla nell’articolo)

Milano, 16 settembre 2020 - Ieri, a ventiquattr’ore dalla prima campanella dell’anno scolastico iniziato in pandemia, erano già quattro nel Milanese le classi messe in quarantena dall’Ats Metropolitana dopo la scoperta che altrettanti bambini che avevano frequentato il primo giorno di scuola erano positivi al coronavirus. Le scuole sono una primaria, una dell’infanzia, un nido e un nido/materna. In uno dei nidi, oltre alla classe del bambino contagiato, è stata messa in isolamento anche l’educatrice, fa sapere l’Ats senza fornire ulteriori dettagli. A quanto Il Giorno può ricostruire, i quattro istituti sono nell’hinterland milanese e per alcuni dei bambini il risultato di positività al coronavirus arrivato ieri sarebbe relativo a un tampone effettuato prima dell’inizio della scuola (in certi casi, ad esempio per chi fa il test richiesto dopo essere rientrato da uno dei Paesi Ue considerati a rischio dal Ministero della Salute, non è obbligatorio ma solo raccomandato l’isolamento in attesa del responso del laboratorio).

Quando si scopre un alunno positivo, tutti i compagni di classe presenti nelle ultime 48 ore vengono considerati "contatti stretti" e messi in isolamento domiciliare, al netto della valutazione ultima che spetta sempre all’Ats. Mentre il personale scolastico, docente e non docente, che abbia rispettato le norme su distanziamento, igienizzazione delle mani e uso della mascherina non viene giudicato automaticamente a rischio, anche se l’ex Asl può sempre disporne l’isolamento dopo aver valutato "l’effettiva durata e tipologia dell’esposizione" al contagio. Com’è stato nel caso dell’educatrice del nido. Sono indicazioni dell’Istituto superiore di sanità, ribadite lunedì nelle prime linee guida impartite dalla Direzione Welfare della Regione ad autorità sanitarie e scuole di ogni ordine e grado in Lombardia.

E l’Ats Metropolitana è già al lavoro per organizzare la novità più dirompente prevista da questo piano antiCovid, cioè garantire un tampone con esito in giornata agli alunni e al personale scolastico che accusino sintomi compatibili col coronavirus a scuola o a casa, per identificare tempestivamente eventuali contagiati e stroncare sul nascere i focolai. Alle Ats è stato chiesto di creare percorsi dedicati tra le 9 e le 14 nei punti tampone, dove i sospetti potranno presentarsi senza prenotare con un’autocertificazione (e previa indicazione telefonica del medico o pediatra curante, per i lavoratori sempre e per gli studenti se stanno male fuori da scuola), e nei laboratori, che dovranno caricare i risultati di questi test nel flusso dell’Ats entro le 23. Così che, se si scopre un positivo, i suoi compagni di classe l’indomani mattina possano essere rimandati immediatamente a casa.

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