Coronavirus, mappa contro le code fuori dai supermercati

L’ha pubblicata il Comune su Internet e include oltre 370 piccoli negozi che fanno consegne a domicilio

File ai supermercati (Ansa)

File ai supermercati (Ansa)

Milano, 27 marzo 2020 -  Il Comune ha pubblicato sul proprio sito internet una mappa che indica i negozi disponibili a fare consegne a domicilio in questi giorni di sedentarietà obbligata e raccomandata a causa del Coronavirus. A darne annuncio è stato il sindaco Giuseppe Sala spiegando che tale mappa vuole essere "un contributo per risolvere il problema delle code davanti ai supermercati", un problema del quale il sindaco sta discutendo "con Federdistribuzione e le principali catene della grande distribuzione".

Fino a ieri erano oltre 370 gli esercizi commerciali con consegna a domicilio censiti dal Comune e inclusi nella mappa, che può essere aggiornata in presa diretta. Di vario tipo i negozi inclusi: dalla panetteria passando per la macelleria, l’ortolano o la pescheria, fino al negozio di detergenti per la casa e la persona, i negozi che vendono il necessario per gli animali domestici e, ancora, le pizzerie e le rosticcerie che preparano piatti per chi non può cucinare, a cui si aggiungono gli operatori alimentari dei 12 Mercati Comunali Coperti e 50 edicole cittadine.

«Abbiamo pensato di fornire un servizio utile ai milanesi per trovare, nelle immediate vicinanze della propria abitazione, piccole attività commerciali disponibili ad effettuare consegne a domicilio nel quartiere, preziose in questo momento di emergenza dovuta al Coronavirus – dichiara l’assessora comunale al Commercio, Cristina Tajani –. Vogliamo valorizzare quelle piccole realtà di vicinato che sono al centro della vita economica di ogni quartiere e che possono risultare strategiche per limitare gli spostamenti all’interno della città e della singola zona. Una valida alternativa alla grande distribuzione che oggi richiede lunghe code e tempi di attesa, anche per la consegna a domicilio. Con una telefonata, i piccoli commercianti possono rispondere in modo efficace ai bisogni soprattutto degli anziani e delle persone costrette a casa".

Un elenco nato dalla collaborazione tra il Comune, i nove Municipi, Confcommercio e il suo sistema associativo, le associazioni di via e, non ultime, le principali social street. Tre gli obiettivi del progetto: il primo è mettere a disposizione, per ogni quartiere, un elenco delle piccole attività aperte e disponibili a consegne a domicilio, soprattutto per anziani, persone sole e malati; il secondo è quello di evitare il più possibile assembramenti e limitare le lunghe file presso la grande distribuzione; il terzo è la valorizzazione del commercio di vicinato inteso come presidio territoriale e ricchezza del quartiere. La mappa, oltre a consentire di visualizzare le attività presenti nel proprio quartiere, riporta anche indirizzo, recapiti di contatto, modalità di pagamento e di consegna (in proprio o a mezzo vettore) con i relativi costi o gratuità.

Quanto alle code davanti ai supermercati, è Marco Beretta, segretario milanese della Filcams Cgil, a replicare al sindaco: "Bisogna rispettare gli ingressi contingentati, per questo le file rimarranno sempre le stesse. Il problema è cosa accade o cosasa si trova quando si entra all’interno dei supermercati e degli ipermercati. Sarebbe il caso che il sindaco ne parlasse anche con chi rappresenta i lavoratori delle grandi catene. Gli direbbero che non abbiamo la garanzia di corrette sanificazioni, che in alcuni casi i dispositivi di protezione sono inadeguati, che è complicato se non impossibile mantenere le distanze di almeno un metro dentro il supermercato".

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