Coronavirus in Lombardia, ospedali e medici: "Qui è come al fronte"

L’allarme negli ambulatori in zona rossa e nei poli pieni di pazienti. Caccia ai posti in terapia intensiva e più spesa sanitaria

Coronavirus

Coronavirus

Milano, 5 marzo 2020 - Un’emergenza che non sarà "a breve scadenza", che metterà a dura prova il sistema sanitario regionale e che per essere superata ha bisogno dell’aiuto di tutti, a iniziare dalla sanità privata. È il quadro in cui ci si muove per fronteggiare la valanga di contagi da covid-19 che in Lombardia resta in costante aumento. "Non credo che una situazione con queste caratteristiche si normalizzi al punto da tornare a breve alla normalità", spiega Massimo Galli, docente alla Statale di Milano e primario dell’ospedale Sacco.

"La mia preoccupazione maggiore è che non c’è capienza negli ospedali per le persone che stanno bene pur essendo positivi al virus. L’isolamento domiciliare non è garanzia di contenimento del problema. Non so inoltre se basteranno gli spazi dell’ospedale militare di Milano, dobbiamo prepararci a ciò che può ancora succedere, in Lombardia abbiamo bisogno di tutte le risorse e strutture possibili". Un invito subito raccolto: "Anche noi siamo in prima linea al fianco del sistema pubblico", dice padre Virginio Bebber, presidente nazionale dell’Aris (associazione che riunisce istituzioni socio-sanitarie gestite da congregazioni religiose in Italia) e responsabile della Casa di cura San Camillo: "Abbiamo strutture a Brescia, Bergamo e anche a Milano che si sono rese disponibili a dare una mano mettendo a disposizione posti letto, sia sul fronte della terapia intensiva, sia su quello del ricovero".

La sanità privata della Lombardia del resto ha già messo a disposizione 30-40 posti letto in terapia intensiva e "nell’arco della settima possono diventare 100", precisa Dario Beretta, presidente di Aiop Lombardia. E per chiarire quali siano le necessità, è l’assessore al Welfare Giulio Gallera a ribadire che in regione servono "500 medici specializzati e 1.000 infermieri qualificati".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro