Coronavirus, morto a soli 34 anni il barista Federico di piazza Gramsci a Cinisello

Aveva preso in gestione lo storico “Zen“: "Sempre gentile e garbato, ci mancherà". È la 14esima vittima

Federico Castellin

Federico Castellin

Milano, 28 marzo 2020 - Un altro giorno davvero drammatico a Cinisello Balsamo, che anche ieri ha pagato un pesante tributo all’emergenza coronavirus: la scomparsa di Federico Castellin, 34 anni, padre di un bimbo di appena un anno.

Federico non solo è la vittima più giovane dell’epidemia, ma è anche un ragazzo particolarmente noto in città. Tantissimi cinisellesi, infatti, nell’ultimo anno, avevano conosciuto il suo sorriso, da quando aveva preso in gestione il vecchio Bar Zen di piazza Gramsci, con l’obiettivo di riportarlo ai suoi antichi fasti. Federico aveva fatto esperienza nel bar tabacchi che il padre gestiva nel rione Borgomisto. Qui era diventato il beniamino del quartiere, perché a ogni cliente riservava un sorriso o una frase incoraggiante. Poi si era trasferito in piazza Gramsci dove, con il consueto ottimismo, aveva raccolto la sfida di rilanciare il bar più tradizionale della città.

Purtroppo negli ultimi giorni è arrivata la malattia e ieri l’improvvisa morte. «Sempre gentile e garbato, era un simbolo della Cinisello Balsamo che vorrei, pronto a nuove sfide e attento ai bisogni della città. Ci mancherà». Federico è la vittima numero 14 di Cinisello Balsamo. Una guerra impari che vede ancora almeno 150 cittadini alle prese con il virus. Per ora i pazienti dimessi e dichiarati guariti sono soltanto 9. Un numero per ora piccolo che rappresenta la speranza. 

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