Coronavirus, quando la fase 2? "Giugno l'ideale, ma è insostenibile per sistema"

Il virologo dell'Università di Milano Pregliasco: "Presa una decisione politica rispetto a un livello di rischio accettabile"

Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco

Milano, 23 aprile 2020 - Potrebbe essere il 4 maggio la data per ripartire (con le dovute limitazioni e norme a cui attenersi), dopo oltre due mesi e mezzo di emergenza Covid-19. Troppo presto per la fase 2? Secondo il virologo dell'università di Milano Fabrizio Pregliasco: "E' chiaro che se dovessimo basarci solo su un criterio epidemiologico, e quindi riaprire quando si arriva ai 'casi zero' o quasi, la fase 2 dovrebbe essere a giugno. Ma sappiamo che è insostenibile per il sistema, quindi è stata presa una decisione politica rispetto a un livello di rischio accettabile".

Secondo il virologo "sappiamo che tecnicamente per raggiungere un rischio molto limitato bisognerebbe andare avanti con queste misure, ma i rischi per la tenuta sono troppi. Per fortuna, anche se i nuovi contagi e i decessi sono ancora alti, abbiamo ormai da settimane un forte calo dei ricoveri, soprattutto in terapia intensiva, e questo ci fa affrontare la fase 2 con più ottimismo, sicuramente se mai dovesse risalire la curva il sistema sarebbe più pronto rispetto a febbraio. Inoltre in diverse regioni del Sud siamo ormai già praticamente ai 'casi zero', mentre bisognerà guardare con attenzione a quelle regioni che hanno ancora un livello di circolazione abbastanza elevato. Bisogna andare avanti, e lo dovremo fare con la massima attenzione". 

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