Coronavirus, disinfettante per le mani: le regole per evitare il contagio

A fare chiarezza è la dottoressa Strangi Maria Rosa, dermatologa di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese, Lainate e Busto Arsizio

Operatrice sanitaria con disinfettante (Foto archivio)

Chefs from a fryer, offer hand disinfection gel to their cistomers in the historic center in the historic center of Genoa, Italy, 11 March 2020.

Milano, 30 marzo 2020 - Emergenza coronavirus, indispensabili i disinfettanti per le mani. Ma cosa fanno esattamente questi gel e spray? Quanto dura la loro efficacia dal momento dell’applicazione? Ci proteggono davvero? A fare chiarezza c'è dottoressa Maria Rosa Strangi, dermatologa di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese, Lainate e Busto Arsizio.

QUANDO USARLI -  I disinfettanti si usano in tutti quei casi in cui non è possibile lavare le mani. Esistono sia sotto forma di gel che di spray e salviette e la durata della protezione dipende dalle condizioni in cui ci troviamo e da quanto e come usiamo le mani. Per esempio, se si viaggia in treno o metropolitana, la durata della protezione da batteri è inferiore rispetto a quando si è in casa. 

COME UTILIZZARLI - Le manovre corrette per l’applicazione sono le stesse del lavaggio: dorso, palmo fino al polso, una mano contro l’altra, dita, spazi interdigitali e unghie. Prima dell’applicazione, così come prima del lavaggio acqua e sapone classico, occorrerebbe togliere anelli e bracciali poiché ricettacoli di batteri e rendono difficile la detersione di tutta l’area della mano in maniera omogenea.

CON CHE FREQUENZA - L'azione ha efficacia immediata, entro 30 secondi dall’applicazione. È sufficiente un quantitativo minimo di prodotto massaggiato sulla mano e lasciato asciugare all’aria. L’applicazione va ripetuta con una frequenza che dipende dalla situazione. In linea di massima, è meglio non abusarne perché la parte alcolica contenuta può essere irritante e causare dermatiti irritative se usati per lunghi periodi o in quantità eccessive.

IGIENIZZANTE O ACQUA E SAPONE? -  Il sapone, associato a una corretta detersione, garantisce una rimozione dei batteri più efficace e duratura: rimuove lo strato lipidico (grasso) che riveste la cute e sul quale proliferano i batteri. L’igienizzante, invece, grazie a sostanze sgrassanti e disinfettanti, limita solamente la proliferazione dei microbi e rende ostile la palle alla persistenza e proliferazione di germi. Dunque è utile usarli ma, laddove possibile, è da preferire acqua e sapone.

E PER I BAMBINI? - Non esistono prodotti specifici per bambini, perciò occorre buon senso nell’utilizzo perché i bambini hanno una pelle più delicata degli adulti. Anche in questo caso, sarebbe da preferire lavare le mani con acqua e sapone, avendo l’accortezza di sfregare le mani per almeno 60 secondi, partendo dal dorso fino al polso per poi proseguire su palmo, dita, spazi interdigitali e unghie.

CREMA MANI - Se si usa la crema mani dopo l'igienizzante, si annulla l'effetto. La crema non è sterile, tanto più se è aperta da qualche tempo e quindi contaminata

COSA SCEGLIERE -  In linea di massima, come consigliano i virologi, bisogna controllare che il gel abbia almeno il 60% di alcool. Se non si riesce a reperire l’igienizzante, si possono utilizzare prodotti di uso domestico a base di alcool, bicarbonato, aceto, acqua ossigenata oppure chiedere al proprio farmacista una galenica (preparati da laboratorio della farmacia) che contenga sostanze igienizzanti e che verrà preparata secondo le direttive OMS.

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