Coronavirus: risalgono i contagi nelle carceri lombarde

Numeri in aumento negli ultimi giorni a causa di tre focolai: Busto Arsizio, Bergamo e Vigevano. A San Vittore il virus è stato contenuto

Un detenuto a San Vittore (Archivio)

Un detenuto a San Vittore (Archivio)

Milano, 18 gennaio 2021 - Torna a impensierire la stiuazione dei contagi nelle carceri lombarde.   Attualmente sono 198 i detenuti positivi al Covid, di cui  sette  ricoverati, come  riferito dal provveditore regionale lombardo, Pietro Buffa, in commissione al Comune di Milano. Se  al 7 dicembre i positivi erano 398, il 7 gennaio il numero era sceso  a 126, ma "siamo in risalita in ragione di tre focolai, uno a Bergamo, uno a Busto Arsizio, uno a Vigevano".  Il contenimento dell'epidemia, tuttavia, è stato "efficace" secondo Buffa,  grazie all'utilizzo dei tamponi  per il tracciamento dei contagi: "Ne abbiamo fatti oltre 30mila dall'inizio della pandemia". Per quanto riguarda gli operatori, al 15 gennaio i positivi, o in quarantena, erano 65 su quattromila, a fronte dei 122 registrati il 10 dicembre, una "diminuzione  lenta ma costante".

In commissione  Giacinto Siciliano, direttore   di San Vittore, ha ricordato i numeri del carcere milanese: "Su   949 detenuti ne abbiamo 59 positivi, di cui 2 nostri provenienti dalla libertà e gli altri arrivano dagli altri istituti.  Sei gli agenti  di polizia penitenziaria che sono positivi, e anche qui la situazione è molto contenuta". Con la seconda ondata però i contagi sono stati più frequenti rispetto alla prima fase, ha sottolineato  il coordinatore sanitario di San Vittore, Ruggero Giuliani, "perché in primavera i detenuti a San Vittore erano meno e perché con il lockdown si erano bloccate le attività penali". Da ottobre a dicembre a San Vittore sono stati fatti oltre 2.600 tamponi rapidi.  

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