Coronavirus, classi isolate alle medie di Cisliano: atteso il verdetto

Le prossime saranno ore decisive per capire se i compagni dei due ragazzi figli di genitori positivi potranno tornare a scuola a breve

Migration

di Francesco Pellegatta

Tra oggi e domani si saprà se e quando le due classi dell’istituto Erasmo da Rotterdam isolate a causa del covid-19 potranno tornare a scuola. Ieri mattina, infatti, sono stati sottoposti a tampone i due fratelli i cui genitori sono risultati positivi al virus nella giornata di domenica. Se i ragazzi che frequentano la scuola media di Cisliano risulteranno negativi, i compagni potranno tornare in classe, mentre per i due scatterà in ogni caso la quarantena determinata dal contatto con positivi accertati. I tamponi, che il dirigente scolastico Luciano Giorgi aveva sollecitato all’Ats Milano, sono invece stati eseguiti privatamente a spese del Comune di Cisliano, così da velocizzare i tempi e reintegrare (si spera) il più rapidamente possibile i quaranta alunni che oggi stanno studiando solo grazie alla didattica a distanza. Uno scenario differente, invece, si aprirebbe in caso di positività dei due fratelli, che hanno frequentato le lezioni entrando in contatto con i compagni nelle giornate di giovedì e venerdì scorsi. Ma ogni valutazione sarà possibile solo dopo l’esito dei tamponi.

"Sarebbe stato da incoscienti farli tornare in aula rischiando di creare un focolaio d’infezione poi difficilmente controllabile - ha spiegato il sindaco di Cisliano, Luca Durè -. Per questo motivo sposiamo in pieno la decisione del dirigente scolastico di isolare le due classi, adottando un provvedimento di massima prudenza. Siamo intervenuti in prima persona perché Ats ha indicato un tempo di attesa di circa dieci giorni prima di eseguire gli esami sui due studenti. Appena arriveranno i risultati del tampone potremo avere indicazioni più chiare".

La scelta di isolare i quaranta allievi era stata presa nel giro di pochi minuti nella serata di domenica, senza attenersi in maniera stringente alle linee guida regionali, che avrebbero permesso ai ragazzi di tornare a scuola, non essendo stata accertata la positività dei loro due compagni. "Comprendiamo i disagi, manon si poteva fare altrimenti - ha aggiunto Durè -. Il rischio, e non vale solo per Cisliano, è quello di dover chiudere tutte le scuole; per questo è essenziale prendere sul serio ogni minimo segnale d’allarme". La decisione del dirigente scolastico dell’Erasmo da Rotterdam - che comprende infanzia, primaria e secondaria di primo grado - era stata presa proprio in "via precauzionale", come ha sottolineato ieri Giorgi. Spiegando che fin dall’avvio dell’anno scolastico sono state assunte tutte le precauzioni anticontagio necessarie a garantire la sicurezza di alunni e personale.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro