Coronavirus: "Nelle case di riposo siamo ancora alla fase 1, ricoveri bloccati"

Degani: il primo effetto è stata la richiesta di ammortizzatori sociali ma la crisi si annuncia lunga

Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia, settore assistenza

Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia, settore assistenza

Milano, 4 maggio 2020 - L’altro lato della medaglia è una crisi delle residenze per anziani, le Rsa, dove solo in Lombarda lavorano circa 40mila persone. "I danni economici sono oggettivamente ingenti e le Rsa non sono ancora arrivate alla fine della fase 1", spiega Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia, una delle principali associazioni del settore dell’assistenza. Il primo effetto è stato la richiesta di ammortizzatori sociali "per ora in maniera prevalente in realtà che gestiscono strutture diurne o ambulatoriali".

Degani parla di danni derivati dalla "convinta necessità di non permettere nuovi ricoveri", anche perché non si potrà ragionare di ingressi "fino a che non sarà effettuato un completo screening della situazione rispetto allo stato delle infezioni in corso". "Debbono prima essere garantite le necessarie tutele per chi oggi ha bisogno di assistenza – prosegue – e si è trovato da due mesi le liste d’attesa sospese. La preoccupazione per i posti di lavoro sarà chiarita dalla effettiva disponibilità della pubblica amministrazione a intervenire. Si è infatti avuto un comprensibile aumento dei costi di gestione, le Rsa devono ancora essere aiutate". 

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