Coronavirus, monache di clausura: "Nove suore con tosse e febbre. Nessun medico è venuto"

Allarme di una benedettina in un convento alle porte di Milano

Clausura

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Milano, 3 aprile 2020 - "Una situazione difficile e inquietante, siamo molto preoccupate". Lo dice una monaca di un'abbazia benedettina alle porte di Milano, che racconta la vita all'interno della comunità da quando è scoppiata l'emergenza coronavirus. Nel monastero vivono 22 monache in clausura. Nove di loro sono in autoisolamento ormai da più di un mese con tosse e febbre alta, sintomi tipici del Covid-19: "Presumiamo sia coronavirus - racconta la monaca -, ma nessun medico è mai venuto a verificare. Ci hanno detto che finché le sorelle non avevano disturbi gravi non potevano venire» a controllare, né a fare  tamponi. Fortunatamente «alcune di loro iniziano a stare meglio".

"Siamo preoccupate perché l'80% di noi ha più di 80 anni, magari anche con altri disturbi -  racconta la religiosa - abbiamo cercato il più possibile di fare da sole e partecipare al disagio comune ma ora abbiamo un'esigenza reale". La vita in abbazia continua e il timore delle sorelle è che la situazione possa degenerare: "Se non è possibile fare i tamponi, almeno ci facciano i test degli anticorpi, che ci aiutino a non creare una situazione ancora peggiore", ha concluso. Il virus potrebbe essere arrivato all'abbazia dopo che una sorella era uscita per breve un periodo dalla clausura per motivi famigliari, per poi rientrare in comunità. 

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