"Corona non rispetta le regole e litiga in tv": per il pm deve tornare in carcere

La pubblica accusa davanti al giudice di sorveglianza: "Quello che sta facendo si può chiamare espiazione della pena?"

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona

Milano, 27 novembre 2018 - Quasi cinque ore di udienza davanti ai giudici della Sorveglianza per discutere tutte le carte del faldone di violazioni che l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona ha collezionato da giugno, da quando i giudici si erano presi altro tempo per valutare i risultati dell’affidamento terapeutico in prova, che già allora destavano parecchi dubbi. E da giugno, il percorso verso una «redenzione» è stato tutto navigato all’inverso. A partire dal giorno in cui si è tatuato sulla tempia un «viva la libertà», per Corona è stato solo un collezionare violazioni su violazioni in un contesto complessivo tale da far chiedere al rappresentante della procura generale Nunzia Gatto che l’ex fotografo dei vip torni assolutamente in carcere. 

«Quello che sta facendo Corona può essere definita espiazione della pena?», si è chiesta l’avvocato generale dello Stato. «Risse in tv, partecipazioni a programmi televisivi senza autorizzazioni, violazione dell’imposizione di comunicare con i media, possono costituire un percorso di recupero?», ha chiesto il magistrato ai giudici della Sorveglianza. E i media, si conferma, sono la dannazione di Corona, casus belli che ha fatto chiedere alla procura generale il ritorno dietro le sbarre è la trasferta a Cinecittà, non autorizzata, per partecipare al Grande Fratello vip. 

«Andare a litigare in tv con Ilary Blasi, in una delle continue apparizioni che passano anche per i social network, non può essere considerata attività lavorativa utile per scontare la pena», ha spiegato in aula la pg Gatto. La lite con la conduttrice, moglie di Francesco Totti, rischia quindi di costargli carissima. Il magistrato ha fatto vedere in aula il video dello scontro Blasi-Corona al Gf vip, oltre ad un altro filmato in cui l’ex agente fotografico con alcuni amici in un locale era tornato a prendersela con la moglie di Totti, chiamandola «caciottara». Ai giudici della Sorveglianza è stato mostrato anche il filmato dell’insulto («questa non capisce niente»), che Corona rivolse al sostituto pg Maria Pia Gualtieri, dopo che lei aveva chiesto di aumentargli la condanna nel processo d’appello sui contanti. Il pg, inoltre, ha messo in fila le occasioni in cui l’ex fotografo dei vip si sarebbe trovato fuori dalla Lombardia senza autorizzazione, o in orari non consentiti. Gli viene contestata addirittura la frequentazione di un noto pregiudicato. Insomma, fuori dal carcere, la condotta di Fabrizio Corona non è stata per nulla «ligia al dovere». Se dovesse tornare in cella dovrebbe rinunciare anche al contratto appena firmato per condurre in una tv una striscia quotidiana sulla sua vita. Di cose ne avrebbe da raccontare, ma sulla sua sorte, in realtà, decideranno i giudici fra cinque giorni.

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