Cornaredo, nella chiesa di Sant'Apollinare riaffiorano gli affreschi

Un sogno che si realizza dopo anni: in fase di restauro la parete della chiesetta Sant’Apollinare ha svelato decorazioni murali nascoste

Affreschi nella chiesa di Sant'Apollinare a Cornaredo

Affreschi nella chiesa di Sant'Apollinare a Cornaredo

Cornaredo (Milano) -  A Cornaredo la chiamano la "parete svelata". È la parete sud della chiesetta di Sant’Apollinare che, in fase di restauro ha svelato decorazioni murali nascoste sotto strati di tinte e intonaci. Un sogno che si realizza dopo tanti anni: il progetto infatti è nato alla fine degli anni Novanta quando, su commissione del ministero dei Beni Culturali e grazie all’interessamento della sezione locale di Italia Nostra, fu affidato alla restauratrice Gabriella Mantovani il primo studio. Accanto alle figure di tre santi, Antonio Abate, Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria, le indagini hanno svelato anche una rappresentazione quattrocentesca molto più ampia. Ma all’epoca non c’erano i soldi.

«La perseveranza ha premiato l’attesa: dopo più di 20 anni la parrocchia, grazie al contributo di Regione Lombardia, ha trovato le risorse per avviare concretamente questo recupero decorativo - racconta monsignor Fabio Turba, parroco - la fase più importante e delicata è stata il descialbo, ovvero, la rimozione meccanica e chimica degli innumerevoli scialbi stratificatisi nel corso dei secoli sulle antiche pitture. Questo ha permesso di individuare nella nicchia l’affresco di una Madonna in trono col bambino, la presenza di sante e di due Sibille (Samia e Tiburtina). Mentre nella parete sud, oltre il restauro delle figure di santi, è apparso un dolcissimo e sofferente Cristo in pietà. Tutelare l’arte per una comunità cristiana non vuol dire solo preservare l’identità e la memoria storica del nostro paese, ma in questo caso, come per il restauro della chiesa di Cascina Croce e dell’organo Alletti pure cofinanziati dalla Regione, può dar vita alla promozione di un modello virtuoso di gestione, tutela e valorizzazione di un unico grande valore, di cui oggi dobbiamo essere orgogliosi portavoce: la bellezza, appunto".

L’importante lavoro di restauro approvato dalla Soprintendenza milanese, è iniziato a marzo 2021 e si è concluso lo scorso marzo sotto la guida della restauratrice Mantovani. Fa parte di un progetto più ampio di valorizzazione dell’amatissima chiesetta di Sant’Apollinare del costo di 115mila euro, di cui 57mila euro assegnati dalla Regione nell’ambito del Bando 2019-2020 per la valorizzazione dei Beni Culturali di proprietà degli Enti Ecclesiastici. L’altra sera il progetto e la "parete svelata" sono stati raccontati ai cornaredesi nel corso di un incontro pubblico.

 

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