Cormano, la morte del prete verso l’archiviazione: "Computer e telefoni danneggiati"

Il sacerdote Donatien trovato impiccato al cimitero: si indagava per istigazione al suicidio

Il sacerdote originario del Ciad era arrivato alla stazione Centrale

Il sacerdote originario del Ciad era arrivato alla stazione Centrale

Milano, 24 gennaio 2023 -  La morte di Donatien Mbayhornom, sacerdote di 39 anni, trovato impiccato al cancello del cimitero di Cormano, ormai tre mesi fa, resterà senza una spiegazione. I due cellulari e il pc, in parte danneggiati in maniera irreversibile, non hanno consentito agli investigatori di condurre indagini fruttuose che restituissero la verità su quanto successo, nelle ultime ore di vita, al sacerdote. Così ieri la pm Alessia Menegazzo, che ha coordinato le indagini, ha chiesto l’archiviazione. Nell’ipotesi iniziale la procura indagava per istigazione al suicidio e aveva disposto una analisi specifica di tutti i device di proprietà del sacerdote, una perizia tecnica che visionasse tutto il traffico di immagini pornografiche trovate sul suo computer, le mail inviate, i messaggi e ancora altre immagini trovate sul suo telefonino. Tanti file di foto che si sperava potessero aggiungere un tassello alle ultime ore di vita dell’uomo.

Tutti gli effetti personali del sacerdote, compresi i computer, erano all’interno di alcune borse trovate abbandonate all’interno di un palazzo del Quadrilatero, poco distante da via Montenapoleone.

Donatien Mbayhornom, invece era stato trovato a Cormano, seduto a terra, a ridosso dell’inferriata esterna del cimitero, con una cintura legata a un maglione intorno al collo. Doveva essere lì da almeno due giorni perché aveva i primi segni di decomposizione. Cosa ci faceva a Cormano? E come ci sarebbe arrivato? Il sacerdote proveniente dal Ciad, infatti, era atteso in una delle sedi dell’Università Pontificia a Roma. Avrebbe trascorso quindi alcuni giorni a Milano, perché? Chi doveva incontrare? Forse ha vagato per le strade in stato confusionale o forse è stato ospite di qualcuno. Gli esiti dell’autopsia avevano confermato che la morte era avvenuta per asfissia.

Un amico del sacerdote aveva precisato che la denuncia della scomparsa di Donatien era partita subito, ed era stata presentata alla polizia ferroviaria, "perchè i messaggi inviati non avevano la doppia spunta, quindi non risultavano letti". Sarà il gip nelle prossime settimane a decidere sulla richiesta di archiviazione.

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