La coreografia dei tifosi dell'Inter al derby
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Gli investigatori della Questura stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno dello stadio Meazza. In particolare, gli agenti si stanno concentrando sugli occhi elettronici puntati sul secondo anello verde del Meazza, quello abitualmente occupato dagli ultrà della Curva Nord di fede nerazzurra. Da quel settore, infatti, è partito il coro "I campioni dell’Italia sono ebrei" in risposta al coro "I campioni dell’Italia siamo noi" cantato dai tifosi del Milan prima dell’inizio del derby di tre giorni fa. L’obiettivo è riuscire a identificare coloro che hanno urlato sugli spalti quella frase antisemita che ha macchiato la prima stracittadina della stagione. È stata proprio la società rossonera a sollevare il caso, rilanciando dall’account ufficiale di Twitter col laconico commento "Che tristezza" un video della pagina "Storie silenti" che immortala alcuni tifosi che intonano il coro tenendo in mano i cartelli colorati della coreografia allestita dalla Nord. Di più: domenica sera, il club di via Aldo Rossi ha fatto sapere che inoltrerà una segnalazione alla Procura della Repubblica di Milano sull’accaduto.
Intanto, quella della Figc, per quanto di sua competenza, ha già avviato le indagini sia sul caso San Siro sia sui cori dello stesso tenore dei tifosi bianconeri contro i rivali viola durante Fiorentina-Juventus di sabato pomeriggio. "È una vergogna, questi atti vanno condannati senza se e senza ma. Mi auguro che la Lega Calcio e il Ministero degli Interni vogliano intervenire duramente e stroncare sul nascere la violenza verbale che si trasforma troppo spesso e degenera in violenza di altro tipo", ha commentato Marco Carrai, console onorario di Israele per Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna. "Eppure basterebbe poco: chiudere le curve al primo coro razzista e antisemita", ha aggiunto il consigliere comunale del Pd Daniele Nahum. " Siamo Fratelli del Mondo dal 1908. È un impegno che ci siamo presi da sempre. È nella nostra storia, è la nostra indole. Brothers Universally United #NoToDiscrimination ", il tweet dell’Inter.
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