Coppia dell'acido: Magnani si proclama innocente, il pm non gli crede

Riprende il processo con rito abbreviato a carico di Martina Levato e Andrea Magnani, il presunto complice interrogato in aula alla presenza di Stefano Savi

Andrea Magnani scortato dalla polizia penitenziaria a Milano

Andrea Magnani scortato dalla polizia penitenziaria a Milano

Milano, 9 ottobre 2015 - L'interrogatorio al presunto complice della coppia dell'acido è iniziato nel mattino al settimo piano del Tribunale di Milano. Andrea Magnani si trova a processo con rito abbreviato per una serie di aggressioni con l'acido e nel quale è imputato con la studentessa Martina Levato. Il bancario davanti al gup Roberto Arnaldi continua a proclamarsi innocente, ribadendo quanto nei giorni scorsi aveva già deposto nel processo ordinario a carico di Boettcher spiegando in sostanza di essere stato presente in qualche modo a tutti gli episodi di aggressione contestati nel procedimento, (dalle aggressioni a Stefano Savi e a Pietro Barbini fino al tentato blitz contro Giuliano Carparelli), senza però essere consapevole dei piani criminali della coppia. Il pm Marcello Musso avrebbe sottolineato che "non è credibile" cercando di evidenziare contraddizioni e passaggi non logici. Contestata dunque con batti e ribatti le ricostruzioni di diversi episodi: l'aggressione a Barbini, per cui Magnani riferisce di aver immaginato che la coppia avrebbe voluto solo fare uno scherzo,  mentre in relazione agli episodi Savi e Carparelli il presunto basista ha sostenuto che per lui si trattava soltanto della ricerca di un testimone per una presunta violenza sessuale subita da Martina e le stesse minacce che Magnani riferisce di aver subito dalla Levato dopo l'aggressione del 28 dicembre. Altro dettaglio contestato, l'acquisto di alcuni tappetini dell'auto per sostituire quello corrosi dall'acido. Magnani, dopo aver risposto alle domande della sua difesa e del pm, dovrà sottoporsi anche a quelle delle parti civili.

Nella prossima udienza, fissata per il 13 novembre, come ha chiarito l'avvocato Daniele Barelli, «Martina verrà e risponderà a tutte le domande, sottoponendosi all'interrogatorio». La compagna di Alexander Boettcher non è presente oggi in aula. I oi difensori hanno spiegato che comparirà davanti al giudice nella prossima udienza. La ragazza, infatti, così come il presunto basista, ha chiesto di essere sentita nel corso del processo. La Levato sarebbe ancora impegnata con l'allattamento 'indiretto' del bimbo nato a ferragosto dalla sua relazione con Boettcher. "Verra' il 13 novembre - ha spiegato il difensore - quando si farà interrogare e risponderà a tutte le domande". In aula ad assistere all'interrogatorio c'è Stefano Savi, uno dei due giovani sfigurati con l' acido. L'altro è Pietro Barbini, anche lui parte civile nel processo.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro