Contromano sull'A1, provoca un incidente: confermato l'arresto

L'uomo, che stava fuggendo dalle forze dell'ordine, è tuttora piantonato in ospedale

Sul posto sono arrivate 5 ambulanze, un'automedica e i vigili del fuoco

Sul posto sono arrivate 5 ambulanze, un'automedica e i vigili del fuoco

Milano, 11 dicembre 2018 - Provocò un incidente imboccando contromano l'A1 per scappare dalle forze dell'ordine e per questo andrà in carcere. Così A.D., 29 anni di Pizzighettone (Cremona) che il 5 dicembre 2018 ha seminato il panico scappando a folle velocità su un furgone rubato, si e' visto convalidare questa mattina l'arresto.

L'uomo, in fuga fra le province di Pavia e Lodi, forzando un posto di blocco dei carabinieri di Lodi imboccò l'autostrada A1 in direzione Bologna contromano causando un frontale all'altezza di San Giuliano Milanese. Nel corso delle indagini è emerso che l'uomo, pluripregiudicato per reati predatori e per spaccio di stupefacenti, non aveva tentato di sfuggire al controllo dei carabinieri solo perché si trovava a bordo di un furgone rubato quella stessa mattina a Cremona ma anche perché aveva con sé diversi grammi di cocaina ed eroina, ritenute essere destinate allo spaccio. In questi giorni i carabinieri di Lodi, che l'avevano inseguito nella folle corsa contromano in autostrada, allertando le altre forze dell'ordine e scongiurando il peggio, hanno appurato anche che il 29enne aveva già percorso alcune strade tra le province di Pavia e Lodi con una guida spregiudicata e per lunghi tratti contromano prima di forzare il posto di controllo dei militari alla rotatoria del centro commerciale di Pieve Fissiraga, dove si accede all'A1. Una volta in autostrada il fuggitivo si era reso responsabile anche del danneggiamento di infrastrutture appartenenti al gestore autostradale.

Per tutti questi reati il gip ha convalidato l’operato dei carabinieri del Nucleo Radiomobile ordinando che, non appena sarà ritenuto dimissibile dall'ospedale del Milanese dove A.D. si trova piantonato da agenti della polizia penitenziaria, l'uomo venga portato in carcere: il giudice non ha ritenuto però di confermare il tentato omicidio bensì ha formulato un quadro accusatorio che prevede lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, danneggiamento e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, tutti aggravati dal vincolo della recidiva e dunque della continuazione negli ultimi 5 anni

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