Controlli di Ats nelle Rsa. "Standard rispettati"

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"Dalle attività svolte è emerso un quadro ricognitivo che attesta alcune problematiche sotto il profilo delle risorse umane impiegate, mentre, con riguardo all’appropriatezza assistenziale, non sono emersi dati critici rispetto agli standard attesi". È l’esito delle verifiche effettuate dai tecnici dell’Ats Città metropolitana di Milano nelle residenze per anziani dopo la lettera inviata a Regione e Prefettura l’8 novembre da Cub Sanità, in cui si faceva riferimento a presunte "gravissime condizioni di lavoro che registriamo nella maggior parte delle Rsa sul territorio regionale, talmente diffuse da assumere proporzioni allarmanti". Ieri la questione è stata sollevata dallo stesso sindacato, che con un comunicato ha reso noto che Palazzo Diotti aveva dato mandato all’Ats di svolgere "ogni utile approfondimento con riguardo alle criticità segnalate", omettendo però di aver ricevuto già venerdì il report conclusivo. "L’Ats – si legge nella comunicazione di corso Monforte – ha fornito rassicurazione in ordine al proprio impegno, anche in relazione alle comprensibili preoccupazioni rappresentate da codesta organizzazione sindacale (Cub, ndr), a rivolgere la massima attenzione in termini di vigilanza e controllo, in particolare con riguardo alle strutture che ospitano persone anziane e fragili". Tra queste c’è anche il Pio Albergo Trivulzio, che specifica che in via Marostica "si applicano, come in tutte le Rsa della Lombardia, le regole di accreditamento definite dalla Regione, condizione indispensabile per poter funzionare ed essere a contratto". E ancora: "Il Pat da sempre ha un minutaggio di gran lunga superiore, anche del 30% rispetto a quello prescritto come valore necessario per l’accreditamento". Sul fronte del personale medico, il Trivulzio rivendica l’applicazione del contratto della sanità pubblica, "garanzia di livelli qualitativi più elevati".

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