Movida, altra stretta sui controlli: scatta la chiusura del Just Cavalli

Blitz dei ghisa ì: cibo e bevande serviti dopo le 24. Il locale: regole rispettate, faremo ricorso. Vertice in Prefettura: sostanziale rispetto degli orari di chiusura, ma le verifiche si faranno più serrate

Disposta la chiusura per cinque giorni della discoteca Just Cavalli in viale Alemagna

Disposta la chiusura per cinque giorni della discoteca Just Cavalli in viale Alemagna

Milano, 19 ottobre 2020 - Stretta sui controlli anti-movida fuori orario. A farne le spese, nella tarda serata di sabato, sono stati i titolari di due locali, che, secondo quanto accertato dalla polizia locale, hanno violato la nuova ordinanza regionale nella parte in cui impone lo stop alle 24 alla somministrazione di cibo e bevande sia su area pubblica che su area privata. Il primo caso riguarda il Just Cavalli di viale Alemagna, sanzionato con la chiusura di 5 giorni per aver sforato il limite della mezzanotte, come accertato dalla polizia locale, continuando a servire i circa cento clienti presenti. Da quanto apprende il Giorno , i gestori della discoteca ritengono di aver rispettato le regole previste dalle normative in vigore e di aver interrotto l’attività nei tempi previsti; stando alle informazioni a disposizione, i legali del Just Cavalli faranno ricorso contro la sanzione. Nel mirino è finito pure un club privè nella zona sud-est della città: gli agenti hanno riscontrato assembramenti e mancata chiusura a mezzanotte.

Per i due esercizi commerciali è scattata la sospensione temporanea, con tanto di cartello affisso all’ingresso dagli uomini dell’Annonaria. "Abbiamo potenziato le pattuglie in campo – ha sottolineato la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo – per effettuare i controlli e garantire il rispetto delle regole emanate dal Governo per circoscrivere la diffusione del contagio". L’esponente della Giunta Sala ha anche ringraziato "i tanti gestori di pubblici esercizi che richiedono ai loro clienti il rispetto delle prescrizioni e che si attengono alle regole e i tanti milanesi che, uscendo a cena o a fare una passeggiata, tutelano la loro salute e quella degli altri indossando la mascherina e rispettando il distanziamento sociale. Non abbassiamo la guardia, ciascuno faccia la propria parte perché è necessario un senso di responsabilità collettivo".

In effetti, anche i partecipanti alla riunione tecnica di ieri mattina a Palazzo Diotti, presieduta dal prefetto Renato Saccone, hanno preso atto del fatto che c’è stato un sostanziale rispetto degli orari di chiusura dei locali e del divieto di consumazione all’esterno dei locali, in assenza di tavolini, dopo le 18. L’incontro, al quale hanno preso parte i vertici provinciali di carabinieri, Guardia di finanza e polizia, è stato l’occasione per rimodulare i servizi di sorveglianza, rendendoli ancor più serrati e capillari. In attesa del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, che introdurrà ulteriori restrizioni e richiederà di conseguenza correttivi al dispositivo di monitoraggio attualmente in azione. In totale, tra il tardo pomeriggio e la notte di ieri sono state controllate complessivamente 2.823 persone, di cui 15 sanzionate per il mancato rispetto delle regole anti-contagio. Le forze dell’ordine e la polizia locale, che si sono divise tra Navigli (carabinieri), Arco della Pace (polizia) e corso Como-piazza Gae Aulenti (ghisa), passando al setaccio anche 112 esercizi commerciali.

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