di Rosario Palazzolo
Pizzicato mentre si spostava in monopattino elettrico con un carico di droga. Non è bastata la tecnologia a salvare dall’arresto un 28enne cinisellese, bloccato giovedì pomeriggio dagli agenti di polizia dopo un breve inseguimento tra le strade del quartiere Sant’Eusebio.
Il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine per altri reati, è stato intercettato lungo via Mascagni, lontano dai caseggiati Aler dove, a bordo del mezzo elettrico, avrebbe potuto nascondersi e dribblare la polizia. Nel marsupio del monopattino, custodiva 200 grammi di cocaina. Merce che probabilmente era andato a caricare e stava trasportando in un laboratorio locale per la suddivisione in dosi che sarebbe servita ad alimentare lo spaccio nel weekend.
Gli agenti del commissariato di Cinisello lo hanno riconosciuto e inseguito. Ora si trova in carcere in attesa di processo.
Per gli spacciatori del rione di Sant’Eusebio la vita è sempre più dura. Il 2020 si è chiuso con quasi 100 tra arresti e denunce.
Numeri che hanno messo in ginocchio l’economia criminale del rione di Cinisello Balsamo, considerato uno dei fortini della droga più temibili del Milanese.
Le famiglie che controllano il malaffare si stanno riorganizzando e stanno escogitando i sistemi più tecnologici e insospettabili per continuare a vendere droga sfuggendo alle forze dell’ordine. Alcuni nascondono la merce nei luoghi più impensabili. In molti casi le ordinazioni vengono prese tra i caseggiati Aler, mentre le dosi vengono cedute nei quartieri limitrofi, dove la pressione di polizia e carabinieri è minore.
Questo ragazzo si muoveva in monopattino. Raccoglieva gli ordini e i pagamenti in un luogo. Poi un minuto più tardi rispuntava all’altro capo del quartiere per consegnare la dose. Un meccanismo che pareva infallibile.
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