Milano, una vita insieme e la morte a 5 mesi di distanza. Ma seppellirli vicini è vietato

Il cimitero di Baggio è “off limits” ai defunti non residenti nelle vie attorno, per mancanza di spazi

Dina e Biagio Lanzafane

Dina e Biagio Lanzafane

Milano 21 febbraio 2019 - «I nostri genitori hanno vissuto insieme per 60 anni e sono scomparsi a cinque mesi di distanza l’uno dall’altra. Vederli insieme anche nella morte sarebbe stato il nostro unico sollievo, ma ci è stato negato. Quindi ci appelliamo al sindaco di Milano Giuseppe Sala: consenta il ricongiungimento delle salme». Massimiliano Lanzafame, 47 anni, giornalista, parla anche a nome del fratello Jose, 54 anni, store manager. Lo scorso 16 settembre hanno perso la mamma Dina, 80enne. E venerdì scorso è venuto a mancare anche il papà, Biagio, che di anni ne aveva 86. «Si è lasciato andare dopo - racconta il figlio - la morte della mamma, dopo una vita passata insieme. Entrambi sono stati dipendenti pubblici».

Con loro grande sorpresa, al momento di organizzare il funerale, i figli hanno scoperto che non era possibile seppellirli vicini, al cimitero di Baggio, dove la mamma già riposa. Il camposanto di via Monsignor Oscar Arnulfo Romero è infatti “off limits” ai defunti non residenti nelle vie attorno, per mancanza di spazi. La determina dell’area Servizi funebri e cimiteriali è dello scorso 6 febbraio. Le fosse disponibili sono ora meno di 50 e si stima possano coprire le richieste per i prossimi tre o quattro mesi. Per «l’avvicinamento al coniuge» già sepolto a Baggio, i parenti devono presentare domanda scritta. Cosa che il signor Lanzafame ha fatto, ma la risposta è stata «No» per via della residenza: i genitori vivevano in zona De Angeli, non a Baggio. «Ma cinque mesi fa, alla morte della mamma, nessuno ci aveva prospettato il problema della mancanza di spazi a Baggio - continua Lanzafame. Alla morte del papà abbiamo subito presentato la domanda in deroga per il ricongiungimento (di solito sempre accolta come prassi), che ci è stata negata lunedì. Martedì, dopo il funerale, il papà è stato seppellito al cimitero Maggiore. Mi dispiace che il Comune abbia dimostrato nei nostri riguardi una mancanza di sensibilità e di umanità. Per questo chiediamo l’aiuto del sindaco».

E ancora: «Non vorremmo che questa storia si ripetesse con altre famiglie, non capiamo come in una regione in cui si prevede la possibilità di inumare gli animali domestici a fianco dei padroni non si permetta a marito e moglie di riposare insieme».

Dal Comune fanno sapere che le limitazioni sono state stabilite in relazione alla esigua disponibilità di spazi per l’inumazione e la tumulazione al cimitero di Baggio e che si dà precedenza ai residenti in zona. Peraltro il signor Lanzafame ha presentato lo scorso 31 dicembre una richiesta per avere una tomba di famiglia a Baggio, che nel frattempo è stata accolta. «Ma ci vorranno anni per averne una. Intanto, mamma e papà riposano lontani».

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