Condannato a 6 anni il rapinatore della "Casa di carta"

Entrò col fucile a pompa minacciò i dipendenti e si fece consegnare i soldi da due cassiere

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MILANO

Con una grande maschera sul volto in stile "La casa di carta", la nota serie televisiva spagnola su una banda di rapinatori, lo scorso marzo era entrato in un autogrill sull’autostrada A8 in direzione Milano e, minacciando i dipendenti con un fucile a pompa, l’uomo solitario si era fatto consegnare l’incasso dalle commesse terrorizzate.

Per questo ieri l’uomo, 33 anni di origine serbe, è stato condannato con rito abbreviato dal gup Stefania Pepe a 6 anni di carcere e a 3 mila euro di multa.

Le indagini che hanno consentito di fermare l’imputato in meno di 48 ore dalla rapina, sono state coordinate dal pm Alessia Menegazzo.

Nei filmati delle telecamere di sorveglianza dell’autogrill dell’area di servizio "Villoresi Ovest", analizzati da inquirenti e investigatori, si vedeva il rapinatore, con il viso coperto da una maschera "di colore rosso e raffigurante un diavolo", minacciare con il fucile i dipendenti e farsi consegnare poco più di 500 euro e anche dei gratta e vinci per un valore di circa di 300 euro.

A incastrare il 33enne, poi individuato in un campo nomadi, sono state le immagini che hanno ripreso un tatuaggio che ha su una mano e gli indumenti da lui indossati, come un guanto, e che poi sono stati sequestrati.

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