Milano, condannati i nonni-stalker della porta accanto

San Donato Milanese, sberle, urla e minacce di morte alla coppia del piano di sopra. A 76 e 80 anni, pene da 8 mesi a un anno

tribunale

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San Donato (Milano), 20 ottobre 2020 - Forse è da record una condanna per stalking a 80 anni d’età. Motivo: molestie condominiali di coppia, perché il giudice ha sanzionato anche la moglie-complice, che di anni ne ha 76. Vittima di questi terribili vicini di casa, una giovane coppia con bimbi, lui libero professionista lei pediatra, che tra il 2015 e il 2017 dovette sopportare le angherie degli anziani del piano di sotto nella palazzina di largo Volontari del Sangue a San Donato Milanese, alle porte della metropoli.

Al punto che, secondo l’accusa, i due ne uscirono distrutti psicologicamente dopo aver subito insulti, minacce, persino sberle e aver dovuto cambiare orari, abitudini e pure arredamento, riempiendo la casa di tappeti nel tentativo di insonorizzarla per non scatenare vendette. Niente da fare. L’incubo svanì solo quando la famiglia decise inevitabilmente di svendere l’appartamento e fuggire. Qualche esempio del simpatico approccio dell’anziano vicino? "Se voglio faccio male anche al bambino", oppure: "Vi aspetto davanti al box e davanti ai vostri figli vi ammazzo, vi strappo cuore e fegato e lo mangio", o ancora: "Non ho niente da perdere, sono anziano e molto malato, non possono farmi niente, la faccio finire male e il marito lo mando in prigione". "E fai bene", gli faceva eco sua moglie. E poi continue proteste a colpi di bastone sul soffitto, e radio a tutto volume di notte per impedire il sonno di chi abitava di sopra. Il problema, stando alla versione (non creduta) fornita dagli imputati al tribunale, sarebbero stati i rumori prodotti dalla famiglia, insopportabili per l’anziano in cura per una grave malattia.

Ma a parte la reazione in ogni caso un filino eccessiva, comunque secondo il giudice Elisabetta Canevini nel processo in realtà non è emersa alcuna prova del disturbo provocato dalla famiglia, quando invece gli altri condomini conoscevano benissimo quale supplizio i giovani inquilini dovessero sopportare. Così il tribunale ha inflitto a Giovanni F. un anno di reclusione per stalking senza condizionale (perché ha precedenti) e alla moglie Luisa D. 8 mesi con pena sospesa, ma solo se verserà subito 30mila euro alla pediatra e al marito come anticipo sul risarcimento danni.  

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