Concorsi truccati per due ospedali Inchiesta sul prof si sposta a Milano

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Passa al tribunale milanese la vicenda del primario di urologia dell’ospedale di Firenze, Marco Carini, indagato per presunte irregolarità nei concorsi di medicina.

Il tribunale del riesame toscano ha respinto i ricorsi della difesa contro le misure interdittive a carico del rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei e di Carini. Il 27 maggio scorso Dei è stato interdetto per 5 mesi della funzioni di rettore, il professor Carini per 1 anno dallo svolgimento delle funzioni di presidente e di commissario di commissioni di concorso e di quelle per abilitazione scientifica nazionale.

Sempre nel provvedimento che respinge i ricorsi, i giudici del Riesame hanno anche rilevato la competenza del tribunale di Milano per quanto riguarda i fatti contestati nell’ordinanza del gip a Carini, accusato di corruzione relativamente allo svolgimento di due concorsi all’Università del capoluogo lombardo.

In un caso l’accusa è infatti quella di essersi accordato per pilotare, in un’ottica spartitoria, l’assegnazione di due posizioni di professore ordinario di urologia all’Università di Milano per gli ospedali San Paolo e San Donato.

Gli atti saranno dunque trasmessi adesso a un gip milanese, che entro venti giorni dovrà confermare o revocare la misura interdittiva. Restano invece nell’inchiesta fiorentina, coordinata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dal pm Antonino Nastasi, gli altri fatti contestati. Nel complesso si tratta di oltre un anno di conversazioni intercettate dalla GdF tra i vertici dell’Università e la sanità fiorentina. La Procura ipotizza “accordi spartitori” nella gestione delle cattedre di Medicina per professori ordinari, associati e ricercatori,.

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