Con la "Barachetti service" affari anche in periodo Covid

Risulta dalle intercettazioni che all’azienda viene chiesto di occuparsi anche di sanificazione e del rifornimento di guanti, gel e mascherine

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Parlerà di nuovo Luca Sostegni, il prestanome dei tre commercialisti di fiducia della Lega, ai domiciliari per l’affaire Lombardia Film Commission. Sostegni è già stato sentito tre volte dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi dopo che è finito in carcere a metà luglio e ha iniziato a collaborare con gli inquirenti. L’interrogatorio di Sostegni, difeso dal legale Giuseppe Alessandro Pennisi, dovrebbe tenersi il 25 settembre. Il prestanome dei tre contabili della Lega oltre ad ammettere le proprie responsabilità nella vicenda della vendita gonfiata di un capannone a Cormano per la LFC, ha già fornito dettagli sul conto in Svizzera, collegato alla fiduciaria Fidirev, su cui sono finiti "400 mila euro", parte della "provvista" illecita. "Scillieri aveva la mia firma per operare sul conto, e poi da lì io non so dove sono andati a finire i soldi", ha spiegato ai pm. Sostegni è accusato di reati fiscali, peculato ed estorsione perché avrebbe anche chiesto e ottenuto denaro dai commercialisti del Carroccio per mantenere il silenzio sulle operazioni illecite. È stato fermato mentre stava scappando in Brasile. Ha già raccontato ai pm tutta una serie di dettagli sulle manovre dei contabili della Lega. "Michele Scillieri - ha riferito ai pm - si vantava delle amicizie che aveva con Di Rubba e altri esponenti locali della Lega, tanto da aver ricevuto un incarico per cercare di vendere la sede della Lega di via Bellerio". Figura centrale nelle indagini per aver ricevuto soldi dalla Lega (oltre 2 milioni negli ultimi anni) è l’imprenditore Francesco Barachetti, indagato. La sua "Barachetti service", emerge da intercettazioni, ha fatturato lavori anche per la sede di via Bellerio. E nel periodo dell’emergenza Covid si occupa anche la sua "nuova attività di pulizia e sanificazione", svolta dalla Barachetti service srl anche nella sede della Lega di via Bellerio, come risulta dalle intercettazioni. In un colloquio del 30 aprile Manzoni gli chiede: "lì in Bellerio riesci a fornire le mascherine? (...) forniscine 1000 (...) va bene di tutto gel, guanti, mascherine". Per la Gdf c’è una "sorta di immedesimazione organica di Manzoni nelle dinamiche societarie di Barachetti", tanto da "promuovere in prima persona l’attività svolta da quest’ultimo".

Barachetti è figura centrale nelle indagini dei pm milanesi che stanno lavorando anche sul fronte di presunti "fondi neri raccolti per il partito con retrocessioni di denaro".

Anna Giorgi

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