Comune, bocciati i controlli anti-corruzione

Il Comitato per la legalità di Colombo cita il caso Atm: le illegalità non sono cessate, i presidi interni non danno risultati. Serve una verifica

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di Massimiliano Mingoia

Promuove l’operato del Comune durante l’emergenza coronavirus, ma boccia i controlli di Palazzo Marino per provare a evitare casi come quello emerso nell’inchiesta che lo scorso giugno ha portato all’arresto, tra gli altri, del funzionario di Atm Paolo Bellini con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Il Comitato per la legalità, la trasparenza e l’efficienza amministrativa del Comune, presieduto dall’ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo, fornisce un quadro in chiaro-scuro dei primi sei mesi del 2020, caratterizzati dall’emergenza coronavirus.

"In questo straordinario periodo – si legge nelle sesta relazione periodica del Comitato, pubblicata ieri nel sito del Comune – il Comitato ha avuto modo di verificare che la macchina amministrativa comunale ha continuato le proprie funzioni con regolarità e i contatti e le interlocuzioni con gli organi degli uffici di competenza sono stati non solo possibili, ma resi agevoli dal ricorso alle tecnologie di collegamento da remoto, consentendo di programmare anche con breve preavviso riunioni virtuali".

Le note dolenti della relazione del Comitato di Colombo arrivano quando si fa riferimento all’ inchiesta giudiziaria che ha riguardato Atm, l’Azienda trasporti milanesi controllata da Palazzo Marino: "Il Comitato non ha potuto fare a meno di rilevare, anche in correlazione con i più recenti eventi che hanno interessato Atm Spa (e, segnatamente, con le ipotesi di corruzione di funzionari non dirigenziali in relazione anche ai controlli operativi e alla manutenzione delle Linee) come – nonostante la presenza dei presidi anticorruzione previsti dalla legge – significativi segnali di allarme in relazione alla ricorrenza di fenomeni corruttivi, specificamente nell’ambito delle società partecipate, non siano in alcun modo cessati o diminuiti".

Il Comitato per la legalità, a questo punto, si chiede se le risorse a disposizione del segretario generale del Comune siano sufficienti per effettuare controlli anti-corruzione efficaci. La relazione continua così: "Il Comitato – ponendo alla base di questa sua valutazione le notizie di stampa attualmente disponibili in relazione agli eventi contestati in seno ad Atm – ha rilevato che almeno uno dei soggetti interessati (Paolo Bellini, ndr) rivestiva da molti anni una funzione chiave anche in materia di sicurezza e di gestione degli appalti di verifica sui sistemi del trasporto pubblico. Alla luce, quindi, delle gravi notizie il Comitato intende continuare a monitorare la questione anche in relazione alla verifica sulla sufficienza e adeguatezza dei presidi interni all’amministrazione nei confronti delle partecipate che, come le recenti esperienze purtroppo dimostrano, stentano a dare i risultati sperati".

Quanto al caso della nomina di Renato Mazzoncini come amministratore delegato e direttore generale di A2A (la multiutility energetica controllata dai Comuni di Milano e Brescia), il Comitato di Colombo, nonostante il manager sia "interessato dalla pendenza di due procedimenti penali", segnala che "il regolamento delle nomine consente la designazione anche in presenza di procedimenti pendenti e sino a che non vi sia una sentenza di condanna passata in giudicato", ma aggiunge che "rimane impregiudicata e insindacabile la valutazione del sindaco", in questo caso Giuseppe Sala.

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