Comune di Milano: 11 stacanovisti, Salvini è la maglia nera, Sala alla metà delle sedute

Il sindaco non supera il 50%, Parisi fermo al 38%

Il sindaco Giuseppe Sala in Consiglio comunale (Ansa)

Il sindaco Giuseppe Sala in Consiglio comunale (Ansa)

Milano, 16 luglio 2017 - Undici consiglieri comunali stacanovisti. Una maglia nera per distacco, il segretario della Lega Matteo Salvini. E un sindaco, Giuseppe Sala, presente solo alla metà delle sedute. La classifica delle presenze in Consiglio comunale nel primo anno di amministrazione Sala riserva qualche sorpresa e alcune conferme. Partiamo dalle note positive, cioè dai consiglieri sempre presenti in aula, dalla prima seduta del 7 luglio 2016 a quella dello scorso 10 luglio. Sono 11, meno di un quarto dell’intera assemblea di Palazzo Marino: sette di maggioranza e quattro di opposizione. Nel centrosinistra hanno partecipato a tutte le 86 sedute cinque consiglieri del Partito democratico, Bruno Ceccarelli, Simonetta D’Amico, Carlo Monguzzi, Roberta Osculati e Aldo Ugliano, e due consiglieri di Insieme X Milano, David Gentili e Natascia Tosoni. I quattro consiglieri dell’opposizione con il 100 per cento di presenze, invece, sono Massimiliano Bastoni della Lega, Gianluca Comazzi e Silvia Sardone di Forza Italia e Basilio Rizzo di Milano in Comune. Nelle parti alte della classifica ci sono anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Simone Sollazzo e il collega grillino Gianluca Corrado, le democratiche Paola Bocci, Laura Specchio e Angelica Vasile, tutti e cinque con con il 98,84 per cento, 85 presenze su 86 sedute. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis e la consigliera dem, nonché vicesindaco metropolitano Arianna Censi, invece, raggiungono il 97,67 per cento, 84 presenze su 86 sedute. Assidua frequentatrice dell’aula di Palazzo Marino anche la consigliera del Pd di religione islamica Sumaya Abdel Qader: 96,51 per cento, 83 presenze su 86 sedute. Il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè raggiunge il 94,19 per cento delle presenze.

Il più assente dal Consiglio comunale è Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha sommato appena 22 presenze su 86 sedute, una ogni quattro, il 25 per cento. Al penultimo posto in classifica si piazza un altro politico che ha impegni più nazionali che milanesi, Stefano Parisi. Il leader di Energie per l’Italia, ex candidato sindaco del centrodestra contro Sala, ha partecipato a 33 sedute su 86 e si ferma al 38,37 per cento delle presenze. Dopo di lui, al terz’ultimo posto, si piazza il consigliere comunale di FI Luigi Pagliuca: 48,84 per cento delle presenze, 72 sedute su 84. Al quart’ultimo posto, invece, ci sono, ex equo, la consigliera (e parlamentare) di FI Mariastella Gelmini e il sindaco Sala, entrambi con la metà delle presenze (o la metà delle assenze, che dir si voglia) in Consiglio comunale.

Il primo cittadino, naturalmente, merita un discorso a parte. Lo scorso dicembre, dopo meno di sei mesi di mandato, Sala era maglia nera con Salvini e Gelmini con il 48,28 per cento delle presenze. Sei mesi dopo, è salito al 50 per cento e non è più all’ultimo posto in classifica. Ma Sala, nel confronto con il suo predecessore Giuliano Pisapia, si dimostra assai meno affezionato al Consiglio comunale. Nel suo primo anno di mandato, tra il 2011 e il 2012, Pisapia aveva partecipato all’81 per cento delle sedute, staccando di 31 punti percentuali il successore Sala. Il record negativo di presenze nell’assemblea di Palazzo Marino sul fronte dei sindaci, però, resta sempre di Letizia Moratti, che nel 2007 partecipò solo a 18 sedute su 94.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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