"Un commissario per la Lombardia": migliaia di firme in poche ore

Dem sul piede di guerra dopo il caso di Aria "ennesimo scaricabarile". E Girelli lancia la proposta di una App per ovviare al caos prenotazioni

Gianni Girelli (Pd) presiede la Commissione d'inchiesta Covid

Gianni Girelli (Pd) presiede la Commissione d'inchiesta Covid

Milano - La petizione online lanciata dal presidente del municipio 6 di Milano, Santo Minniti, per chiedere al presidente del Consiglio, Mario Draghi, di inviare un commissario in Lombardia ha raggiunto in due ore piiù di 3.000 firme.  Lo comunica la segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani, che ha accolto a nome dei dem milanesi la richiesta avanzata da Minniti. Per il Pd la Giunta lombarda deve "prendere atto del suo fallimento" e  mettere "di nascondersi dietro a proclami e scaricabarili", riferendosi alla polemica su Aria Spa che ha portato al cambiamento dei vertici. Il Partito democratico "insieme alle cittadine e ai cittadini chiede che il governo invii in Lombardia un commissario capace di gestire le vaccinazioni e di mettere fine a questo incubo". In questo modo - scrive Minniti nel testo della petizione - la "Lombardia potrà tornare a essere grande".

Su una linea simile anche le dichiarazioni del dem Gianni Girelli, consigliere lombardo e presidente della Commissione d'inchiesta Covid-19: "Dopo la fallimentare campagna di profilassi gestita da Aria, speriamo che arrivi al più presto in Lombardia la tanto attesa svolta sulle prenotazioni e somministrazioni delle vaccinazioni anti Covid. Perché è frustrante, oltre che incredibile, quello che sta avvenendo".   "Non sfugge però - continua Girelli in una nota - che l`azzeramento in corsa dei vertici della società regionale non è altro che la prova provata dell'incapacità amministrativa di Regione Lombardia. Non è certo la garanzia di un'inversione di rotta. Infatti non siamo di fronte solo a errori tecnici o disservizi informatici, come si vuol far credere, ma ad una gestione approssimativa e superficiale che dura da oltre un anno. E la responsabilità è tutta politica. Perché la campagna di vaccinazione andava preparata e pianificata nei minimi dettagli mesi fa. Farsi trovare impreparati o dare la colpa una volta a un assessore, un'altra a un dg o, come oggi, a un intero cda, è solo una sconfitta". "Come è un errore - prosegue la nota - non avere un piano B per tutti gli appuntamenti che quotidianamente saltano. Per questo invito Regione Lombardia a valutare l`opportunità di adottare, sul modello americano, l'utilizzo di app che a fine giornata incrociano, grazie alla geolocalizzazione, l'offerta di vaccini rimasti e le richieste della popolazione in attesa. In questo modo  si eviterebbero anche le polemiche e le scorciatoie. Oltre al superlavoro telefonico per medici e infermieri".