Come migliora il clima di fiducia

Achille

Colombo Clerici*

E la fiducia va. L’Istat stima a dicembre (i dati reali verranno elaborati a fine gennaio) un aumento dell’indice del clima di fiducia, sia dei consumatori (da 98,1 a 102,5) sia delle imprese (da 106,5 a 107,8). Per entrambe si tratta del secondo mese consecutivo con il segno positivo. Come è positivo il dato che viene dalla produzione edilizia, importante per l’economia del Paese: pur in rallentamento, il segno più continua da ottobre 2021. Nella media dei primi dieci mesi del 2022 l’indice aumenta del 13,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Atteniamoci al sentiment degli italiani. Le famiglie. I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti aumentano, seppur con intensità diverse, riflettendo le variazioni registrate dalle singole variabili rilevate. Il clima economico e il clima futuro registrano gli incrementi più decisi (rispettivamente da 95,2 a 106,3 e da 102,8 a 108,2); il clima personale e quello corrente aumentano in modo più contenuto (nell’ordine da 99,0 a 101,2 e da 94,9 a 98,6). L’aumento è dovuto soprattutto ad un’evoluzione positiva delle opinioni sulla situazione economica del Paese (ivi comprese quelle sulla disoccupazione); le variabili riguardanti la situazione personale registrano un miglioramento più contenuto. Fa eccezione il giudizio sul bilancio familiare: ben 50 miliardi di euro sono stati sottratti ai risparmi depositati nelle banche per far fronte all’aumento delle bollette di luce e gas. Imprese. Il clima di fiducia migliora in tutti i comparti, ad eccezione della manifattura, veicolato da giudizi e aspettative in miglioramento nel comparto sia dei servizi, sia delle costruzioni. I servizi di mercato e soprattutto le costruzioni registrano gli incrementi più marcati (l’indice passa da 99,0 a 102,3 e da 151,9 a 156,6, rispettivamente); nel commercio al dettaglio si stima un lieve aumento dell’indice (da 112,4 a 112,6) mentre nella manifattura la fiducia è in peggioramento (l’indice passa da 102,5 a 101,4) e nel commercio al dettaglio i giudizi sulle vendite sono in deciso miglioramento. La controprova del clima di moderato ottimismo è offerta dal buon andamento del turismo invernale che, comunque, non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia.

*Presidente Assoedilizia

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