Comando nella bufera: il licenziamento di Furci "è stato legittimo"

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La Corte d’Appello di Milano ha cancellato la sentenza in primo grado che aveva condannato il Comune di Corbetta a risarcire il vigile Salvatore Furci (foto) per "ingiusto licenziamento", riconoscendo che il licenziamento è stato un atto legittimo. Furci è l’ufficiale che non era stato assunto al comando della Polizia locale corbettese, dopo un periodo di prova, perché ritenuto inadeguato. Lo stesso che poi è accusato, con un complice, di aver organizzato un tentativo di discredito ai danni della comandante Lia Vismara mettendo della droga nella macchina della stessa, avvisando i carabinieri di un tentativo di spaccio.

Sei mesi fa il Tribunale del Lavoro aveva ritenuto ingiusto il licenziamento obbligando il Comune a pagare oltre novemila euro. Il Comune era ricorso in Appello e stavolta la sentenza non è stata a favore dell’ex ufficiale (che è ancora agli arresti domiciliari). La Corte ha ritenuto che il licenziamento del Furci era motivato e non ritorsivo. È stata quindi respinta ogni richiesta del vigile, il quale dovrà restituire i soldi che ha percepito a seguito della sentenza di primo grado, esonerando il Comune dal riconoscere al Furci qualsiasi altro riconoscimento.

Giovanni Chiodini

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