Ha puntato il coltello alla gola della madre per convincere il padre a dargli i soldi. "L’ammazzo, l’ammazzo", urlava in salotto tenendo la sessantenne sotto scacco. Ma stavolta gli anziani genitori hanno chiamato i carabinieri e il figlio violento è finito in manette.
Il dramma familiare va in scena a Truccazzano, in un appartamento di periferia. Sabato sera. Scoppia la lite per i soliti motivi: il trentanovenne disoccupato chiede denaro, non è certo la prima volta. Ma la coppia di pensionati, di origine marocchina, si rifiuta di foraggiarlo e volano parole grosse. Offese e poi compare la lama. Li minaccia di morte e continuerà a farlo anche dopo l’arrivo della pattuglia.
Sono i militari a fare scattare le manette ai suoi polsi. Per lui le accuse sono di estorsione e maltrattamenti. Non è la prima volta, ha precedenti. I genitori sono stati accompagnati al pronto soccorso per le cure del caso. Poi, in caserma hanno raccontato il difficile rapporto con quel figlio che li usa come bancomat e dell’inferno che vivono. Molti gli episodi fotocopia di quello dell’altra sera, non denunciati nella speranza di un ravvedimento che però non è ancora arrivato.
Davanti al coltello brandito dal figlio i due pensionati si sono spaventati e hanno deciso di rompere il silenzio nel quale hanno provato a custodire il loro segreto. Ora, l’uomo, che in passato ha avuto problemi anche per spaccio, è in cella, a San Vittore, in attesa di incontrare il giudice.
Barbara Calderola
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