Coltellate e via col bottino Presi i predoni di catenine

Raid violenti a marzo allo skatepark di viale Campania e fuori dal liceo Einstein. Due giovani rapinatori arrestati dai carabinieri. Nel gruppo anche minorenni

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di Nicola Palma

Due raid-fotocopia. Il gruppo che circonda la vittima in strada. Una scusa qualsiasi per attirare l’attenzione e l’assalto alla collanina d’oro. Poi la reazione dei derubati e le coltellate per vincerne la resistenza e allontanarsi. Un modus operandi particolarmente allarmante sia per l’età dei ragazzi finiti nel mirino sia per i luoghi in cui sono andati in scena i blitz. A valle di un’indagine che ha richiesto un’ingente mole di lavoro e un’attenzione certosina nell’analisi dei filmati delle telecamere, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Monforte, coordinati dal maggiore Silvio Maria Ponzio, hanno individuato due dei presunti autori degli agguati a mano armata: si tratta del ventunenne egiziano Boraik Mahmoud Shaaban Khamis, con precedenti per rapina, e del ventiduenne tunisino Hamza Hadad, a sua volta già noto alle forze dell’ordine per rapina, furto, danneggiamento e droga. A entrambi, l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere, rispettivamente nei penitenziari di San Vittore e Bologna, dove erano già reclusi per altri reati.

Il primo blitz di cui sono accusati va in scena alle 17.30 del 14 marzo scorso all’interno dello skatepark del parco intitolato a Oreste Del Buono, a due passi dal Museo del Fumetto di viale Campania. Gli aggressori si avvicinano a un ventenne, gli fanno i complimenti per lo skate che sta usando e gli chiedono di poterlo usare. È solo un pretesto per distrarre l’interlocutore, scoprirà il giovane dopo pochi secondi. Sì, perché alcuni del branco, composto anche da minorenni, si staccano dal resto e si avventano sul ventenne per strappargli la catenina d’oro dal collo. Lui reagisce e insegue i rapinatori per riprendersi il maltolto: è in quel momento che uno dei baby banditi tira fuori un coltello dalla tasca e lo colpisce alle spalle, provocandogli uno squarcio tra le scapole che gli costerà un ricovero d’urgenza al San Raffaele e una prognosi di 35 giorni. Passano due settimane e la banda torna a colpire. Stavolta vicino all’ingresso del liceo scientifico Einstein, in zona Calvairate.

Stesso schema: Khamis e Hadad si avvicinano a uno studente di 17 anni, lo fermano con una scusa e lo derubano di una collana d’oro; quando il minorenne prova a reagire, lo feriscono per fortuna in maniera non grave alla gamba e all’addome. Quasi certamente, anche stando alle testimonianze messe a verbale dagli aggrediti subito dopo i fatti, c’erano pure altri giovanissimi a dare manforte all’egiziano e al tunisino. E ora gli accertamenti investigativi si concentreranno proprio sui minorenni per cercare di identificarli.

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