Colpo milionario a casa Ecclestone, preso il capo della banda

Jugoslav Jovanovic, 23enne sinti, bloccato sul litorale romano. È il quinto fermo dopo il colpo da 60 milioni

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MILANO

di Mario Consani e Nicola Palma

L’hanno trovato nascosto in una villetta di amici sul litorale romano, a Santa Marinella. Del tesoro londinese, nessuna traccia. È finita così la fuga di Jugoslav Jovanovic, 23 anni, ritenuto il capo della banda che il 13 dicembre 2019 mise a segno il furto del secolo a Kensington Palace, nel cuore di Londra: 60 milioni di euro tra denaro e gioielli portati via dalla villa della modella Tamara Ecclestone figlia di Bernie, ex patron della Formula Uno.

Una gang che nel giro di pochi giorni avrebbe ripulito anche la residenza dell’allenatore del Chelsea Frankie Lampard e quella del defunto magnate thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, già proprietario del Leicester. Un bottino multimilionario che, nonostante l’arresto di cinque dei sei sospetti, sembra svanito nel nulla. Dopo una caccia durata mesi, venerdì pomeriggio gli agenti del commissariato Viminale di Roma hanno catturato Jovanovic, italiano di etnia sinti con appoggi consolidati al campo rom di via Monte Bisbino, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso a luglio dalle autorità del Regno Unito al termine di un’indagine di Scotland Yard. La dritta giusta è arrivata dai colleghi della Squadra mobile di Milano, coordinati dal pm Paolo Storari e dal dirigente Marco Calì, che stavano seguendo da tempo le tracce di Jovanovic sull’asse Roma-Milano.

Lo scambio di informazioni tra investigatori ha consentito di accertare che Jovanovic era anche uno dei quattro truffatori che il 16 settembre avevano raggirato una coppia che voleva ristrutturare un castello in Germania. Un colpo da 480mila euro per i due eleganti “intermediari“, che avevano attirato a Roma in un hotel di lusso i ricchi proprietari con la promessa di metterli in contatto coi restauratori. Ma che poi, con la scusa di verificare l’entità dell’acconto consegnato dalla coppia, sostituirono le banconote buone con altre false. Grazie alle telecamere, la polizia riuscì ad individuare la macchina da cui erano scesi i truffatori e a identificare l’intero gruppo. A cominciare da Jovanovic. Che ora, per l’accusa di aver fatto parte della banda del furto londinese a villa Ecclestone, verrà quasi certamente estradato in Inghilterra in vista del processo. Adesso all’appello manca solo l’ultimo complice, Daniel Vukovic, in fuga probabilmente all’estero.

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