Novate, l'aggressione: "Io, colpito con una spranga da un ragazzino sorpreso a rubare"

Un’aggressione che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. A raccontare i fatti la vittima, un uomo di 50 anni che preferisce non svelare la sua identità. "Erano circa le 4.45 del mattino e stavo aprendo il portone di casa in via Baranzate quando ho notato qualcosa di strano – racconta l’uomo –. Sulla mia sinistra, all’incirca a tre metri di altezza, c’era una persona che grazie ai tubi in plastica del condominio, era riuscita a raggiungere il balcone di un’abitazione, e stava tentando di entrarvi. Io ho gridato, spaventando il balordo che si è precipitato giù dal balcone. Saltando dall’ultimo appiglio, mi è franato addosso. A quel punto mi sono accorto che era un ragazzino. Quindici, sedici anni, non di più, ed era scuro di pelle, probabilmente di origini africane. Poi è stato tutto veloce. Aveva qualcosa in mano, una piccola spranga o qualcosa di ferro e mi ha colpito alla mascella". Il colpo è stato talmente forte che l’uomo è svenuto e quando ha ripreso conoscenza, non ricordava cosa esattamente cosa fosse successo. "C’è voluto qualche minuto prima che ricordassi cosa fosse successo. L’ultimo ricordo è il ragazzino che scappava su una bicicletta modello bmx. Io mi ritrovo con un trauma alla mascella, un dente rotto e dolori alle costole, credo per la caduta", continua il 50enne. Per il novatese ora rimane un grande spavento e i dolori dovuti all’aggressione del ragazzo che è riuscito a scappare, lasciando a terra l’uomo. "Sono comunque rimasto colpito dall’età, era un ragazzino e anche quello mi ha bloccato, ha giocato un effetto sorpresa, mentre lui, non si è fatto problemi a colpirmi", conclude il novatese.

Via Baranzate, il luogo in cui è avvenuta l’aggressione, è limitrofa a quelle in cui nelle scorse notti sono stati rotti i finestrini di più di venti automobili. Si riaccende quindi il tema della sicurezza, specie nelle ore notturne, in cui sono sempre più frequenti episodi poco piacevoli. La proposta dei cittadini, oltre all’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, era anche quella di installare telecamere come deterrente a certe azioni di vandalismo o situazioni ancora più serie.