Colpi di pistola di notte Ore d’angoscia a Rho

Spara e si asserraglia in casa. Solo alle 10 del mattino apre. ai negoziatori: denunciato. e ricoverato in Psichiatria

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Ha sparato dalla finestra alcuni colpi di pistola, poi si è barricato in casa. Ci sono voluti i negoziatori del comando provinciale dei carabinieri di Milano per convincere l’uomo ad uscire spontaneamente senza opporre resiste, dopo otto lunghe ore di trattativa. Il 54enne italiano, che vive da solo, noto alle forze di polizia per i suoi precedenti per detenzione illegale di armi, una volta in sicurezza è stato trasportato all’ospedale di Garbagnate Milanese, ricoverato nel reparto di psichiatria e nelle prossime ore sarà denunciato per esplosioni pericolose e procurato allarme.

Ore d’angoscia a Mazzo di Rho. Ad allertare il 112, intorno all’una e trenta di notte, sono stati i vicini di casa svegliati da alcuni colpi di arma da fuoco. In pochi minuti alla centrale operativa sono arrivate diverse telefonate tutte dallo stesso tenore. I residenti spaventati raccontavano di aver sentito esplodere colpi di arma da fuoco da un appartamento al piano terra della palazzina. Sul posto sono intervenuti immediatamente i militari della compagnia di Rho, la squadra specializzata dell’aliquota di intervento operativo e i negoziatori del comando provinciale dei carabinieri. Entrati nel cortile, individuato l’appartamento e accertato che non c’erano feriti, i militari hanno chiuso la strada per motivi di sicurezza e invitato i residenti del palazzo a non uscire di casa.

Dopo alcune ore l’azione dei negoziatori ha consentito di creare un contatto con il soggetto e di accertare che era in casa da solo. Tranquillizzato e rassicurato dai militari, intorno alle dieci di ieri mattina, l’uomo ha finalmente aperto la porta. In casa è stata trovata una pistola scacciacani con diversi colpi a salve. Sconosciuti i motivi del gesto. Probabilmente verrà ascoltato nelle prossime ore. Alla dieci e trenta nella palazzina di via Rosselli l’allarme è rientrato e anche i mezzi di soccorso chiamati a supporto dei militari sono rientrati in sede.

Nella frazione rhodense quello che è successo la scorsa notte ha ricordato a molti l’episodio dello scorso 27 febbraio, quando, poco distante, in una corte di via Gandhi un medico di 42 anni, dopo aver ingerito farmaci e aver esploso colpi di pistola, si era asserragliato in casa armato di pistola e fucile. In quel caso a farlo arrendere erano stati gli specialisti del Gis dell’Arma dopo uno stallo di otto ore, tra lunghi silenzi e gli appelli del padre.

Ro.Ramp.

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