Cologno, sfrattato armato di catena devasta uffici comunali: dipendenti chiusi a chiave

L’uomo, un italiano che vive in auto con la moglie dopo aver ricevuto a maggio uno sfratto esecutivo, da tempo chiede un alloggio popolare al Comune. E' stato denunciato per danneggiamento

Per sfuggire alla furia dell’uomo i dipendenti si sono chiusi a chiave in un’altra stanza

Per sfuggire alla furia dell’uomo i dipendenti si sono chiusi a chiave in un’altra stanza

La bomba dell’emergenza abitativa è esplosa a Cologno Monzese dove l’altra mattina un uomo ha danneggiato gli uffici comunali. Munito di una grossa catena, uno sfrattato è entrato nella sede dei servizi sociali e ha spaccato porte, computer e vetri. I dipendenti, in preda alla paura, si sono chiusi a chiave negli altri locali per sfuggire all’uomo, un italiano che vive in auto con la moglie dopo aver ricevuto a maggio uno sfratto esecutivo e che da tempo chiede un alloggio popolare al Comune. Sul posto è intervenuta la polizia locale che ha fermato l’aggressore e lo ha denunciato a piede libero. Tanti i danni che si sono contati negli uffici e personale, per lo più femminile, in preda al panico. Solo un mese fa, in via Pirandello, una donna insieme a due amici aveva provato a occupare un appartamento Aler. Aveva desistito dopo poco anche grazie all’intervento dei carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni che, sul posto, si erano trovati senza nemmeno la presenza del Comune: nessuno dei servizi sociali, ai quali i militari si erano poi rivolti il giorno dopo per chiedere attenzione e accompagnamento nelle situazioni di disagio per evitare che sfocino, appunto, in problemi anche di ordine pubblico.

Da anni, ormai, Cologno è ritenuta una città ad alta tensione abitativa. "Questione, questa, che è stata seriamente aggravata dalla scellerata politica portata avanti dalle ultime amministrazioni che si sono completamente disinteressate delle persone più fragili e bisognose di aiuto - denuncia Giovanni Cocciro, Pd -. E questo nonostante Cologno sia stata indicata da un’indagine dell’Istat come uno dei comuni più poveri per reddito pro capite di tutta l’area del Nord Milano e della Martesana". Una situazione sempre più grave soprattutto per quanto riguarda i disabili: la richiesta di sostegno delle famiglie con portatori di handicap si sarebbe infatti triplicata.

 

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